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Sangiovanni, al secolo Giovanni Pietro Damian, è sbarcato al Festival di Sanremo 2024 con il brano “Finiscimi”. Non è andato benissimo l’esordio durante la prima serata, per usare un eufemismo. La performance è stata sottotono e, soprattutto, non si è capito un granché visto che il musicista per lunghi tratti a quasi sbiascicato le parole. E infatti i social si sono riempiti di critiche feroci con una miriade di telespettatori che si sono domandati perché l’artista abbia deciso di intonare il brano in quel modo. “Finiscila di cantare, grazie”, è stato l’adagio digitato da parecchi utenti. Diversi anche coloro, e non senza torto, che hanno considerato “Finiscimi” senza ritmo e senza verve. Doveva essere una confessione struggente della fine della love story con Giulia Stabile, è invece arrivata un’esibizione con poco pathos.

Sangiovanni, il significato di “Finiscimi”

A proposito di Giulia Stabile. “Finiscimi” è il racconto in musica della conclusione della relazione con la ballerina. Lo stesso Sangiovanni lo ha fatto intendere a chiare lettere nei giorni scorsi, quando ha spiegato che il brano è una ballad-confessione che gli è stata ispirata dalla fine di un amore. “È una canzone nostalgica e struggente. Parla di una fine e io per andare oltre questa fine ho dovuto scrivere questa canzone”, ha rivelato ‘Sangio’. Il collegamento a Giulia è stato immediato.

A passare il brano ai raggi x, si comprende che il cantante fa diverse ammissioni di colpa. Questi i passaggi chiave in cui Sangiovanni fa mea culpa: “Io non so come si controllano le emozioni / Perciò delle volte ho fatto un po’ il cogl*one”; “Sono soltanto un bugiardo”. Dall’altro lato l’artista ha anche lasciato sottendere i comportamenti dell’ex che non ha digerito. Queste le strofe cruciali: “Tu che non mi ami”; Fammi sentire quanto sono pessimo / Quanto ti ho mancato di rispetto”; “Ho scritto mille inizi per non doverti lasciare sola / Non ti vedevo pronta”-

Sangiovanni, testo integrale di “Finiscimi”

Di seguito il testo completo del brano sanremese di Sangiovanni:

Ti ho scritto mille lettere e non dirti neanche una parola
Le tue le conservo ancora
Che cosa penserai
Chissà cosa farai
Scarabocchi sui miei libri
Mi leggi tra le righe
Non riesco più a gestirmi
Io non so come si controllano le emozioni
Perciò delle volte ho fatto un po’ il cogl*one
Non abituarti
Sono soltanto un bugiardo
Con gli errori commessi ci farò una collezione
Negli occhi vedrò solo le allucinazioni
Tu che non mi ami
E io ancora che ti chiamo
Per dirti
Finiscimi
Fammi sentire quanto sono pessimo
Quanto ti ho mancato di rispetto di rispetto
Non dicendoti la verità
Capiscimi
A mia discolpa dico che ero perso
Ho dato comunque tutto me stesso tutto me stesso ancora adesso ancora adesso
Ho scritto mille inizi per non doverti lasciare sola
Non ti vedevo pronta
Non avevo il coraggio
Di fare questo passo
E ora che l’abbiamo fatto
Capisco che ho lasciato
Con cosa son rimasto
Con ‘sta nostalgia del ca**o
Io non so come si controllano le emozioni
Perciò delle volte ho fatto un po’ il cogli*ne
Non abituarti
Sono soltanto un bugiardo
Con gli errori commessi ci farò una collezione
Negli occhi vedrò solo le allucinazioni
Tu che non mi ami
E io ancora che ti chiamo
Per dirti
Finiscimi
Fammi sentire quanto sono pessimo
Quanto ti ho mancato di rispetto di rispetto
Non dicendoti la verità
Capiscimi
A mia discolpa dico che ero perso
Ho dato comunque tutto me stesso tutto me stesso ancora adesso ancora adesso
Non basterà se ti chiederò scusa per riaverti con me
Non basterà se ti scrivo una lettera questa è l’ultima
Capiscimi
A mia discolpa dico che ero perso
Ho dato comunque tutto me stesso tutto me stesso ancora adesso ancora adesso

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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