Sanremo 2018, Ermal Meta e Fabrizio Moro restano in gara. Nessuna squalifica per i due cantanti Big. Ecco la nota ufficiale dell’ufficio legale Rai.
Ermal Meta e Fabrizio Moro rimangono in gara, la nota dell’ufficio legale Rai
Il comunicato ufficiale Rai recita: “A seguito delle valutazioni effettuate, la Rai ritiene che non si debba escludere dalla gara la canzone di Ermal Meta e Fabrizio Moro, in quanto conforme al requisito di novità previsto dal regolamento…”.
Il brano Non mi avete fatto niente, prosegue la nota, “contiene stralci del brano Silenzio (presentato a Sanremo Giovani nel 2016, ndr) in misura inferiore a un terzo delle durata, quindi la circostanza che il brano sia stato già fruito non inficia la novità della canzone in gara”. Inoltre, dagli approfondimenti fatti, è risultato che “i due brani hanno stesure, durata, testi e melodie diverse. La somma degli stralci non supera un minuto e 3 secondi su una durata complessiva di 3 minuti e 24 secondi, dunque inferiore a un terzo”. La conclusione è che “le due canzoni, pur presentando analogie, non sono la stessa canzone. Non mi avete fatto niente è dunque nuova e resta in gara”.
Ermal Meta e Fabrizio Moro erano a rischio squalifica, la ricostruzione
Emerge, segnalato dal sito altrospettacolo.it, un brano presentato per l’edizione di Sanremo Giovani del 2016 che avrebbe molte similitudini nel testo e nella melodia.
Silenzio era cantata da Ambra Calvani e Gabriele De Pascali e nel ritornello recitava “Non mi avete tolto niente, non avete avuto niente, questa è la mia vita che va avanti oltre tutto e oltre la gente”. Nel brano di Ermal Meta e Fabrizio Moro queste sono le parole del ritornello: “Non mi avete fatto niente, non mi avete tolto niente, questa è la mia vita che va avanti, oltre tutto, oltre la gente”. Tra gli autori della canzone, oltre a Meta e Moro, anche Andrea Febo, che ha firmato appunto anche Silenzio per Calvani e De Pascali e più volte citato nelle interviste dai due big di Sanremo 2018.
Il regolamento del Festival della canzone italiana, consultabile sul sito della Rai, è chiaro: “Tutte le canzoni dovranno essere nuove. (…) È considerata nuova, ai sensi e per gli effetti del presente Regolamento, la canzone che, nell’insieme della sua composizione o nella sola parte musicale o nel solo testo letterario (fatte salve per quest’ultimo eventuali iniziative editoriali debitamente autorizzate), non sia già stata pubblicata e/o fruita, anche se a scopo gratuito, da un pubblico presente o lontano, o eseguita o interpretata dal vivo alla presenza di pubblico presente o lontano”. (…) Sussiste inoltre la caratteristica di canzone nuova nell’eventualità di utilizzo di stralci ‘campionati’ di canzoni già edite, sempre che questi – nel totale – non superino un terzo della canzone ‘nuova’ stessa”.