Sanremo 2018, conferenza stampa di domenica 11 febbraio. Ecco le dichiarazioni del cast (direttore di Rai1, direttore artistico e conduttori).
Angelo Teodoli: “Sanremo 2018 chiude con la media straordinaria del 52,27%”
Angelo Teodoli (direttore di Rai1): “Direi che la Rai e Baglioni hanno vinto una grande sfida. Il dg Mario Orfeo ha detto una frase centrale: è molto importante prendersi la responsabilità delle proprie scelte. Perché la solidità della squadra di Baglioni e il lavoro della squadra Rai ha fatto sì che venisse messa in piedi un’offerta di grandissima qualità e di grande appeal. A Claudio un grande grazie, grande come la sua capacità di stare sul palco e di fare il direttore artistico. Grazie anche a Michelle Hunziker e Piefrancesco Favino, che testimoniano anche la capacità Rai di attrarre grandi personalità artistiche. E grazie a tutti gli ospiti a partire da Fiorello e Virginia Raffaele. 52,27% è la media straordinaria di tutto il Festival. Speriamo di trovare elementi il prossimo anno per crescere ancora. C’è un incessante lavoro per far tornare Fiorello in Rai: ci sta lavorando come lui stesso ha ammesso. Speriamo di riuscire ad averlo con noi presto. Con questo Sanremo abbiamo parlato a tutti: Rai1 è stata in grado di attrarre attenzione anche sui second screen e su tutte le piattaforme. E questo Festival ha proseguito il lavoro di ringiovanimento del pubblico della rete già iniziato nei mesi scorsi”.
Claudio Baglioni, rose rosse e dichiarazioni sull’ipotesi di tornare a Sanremo nel 2019
Un enorme mazzo di rose rosse per Baglioni: con questa gag Teodoli formalizza in sala stampa il suo “corteggiamento” al direttore artistico.
Claudio Baglioni: “Se questo equivale a una richiesta è arrivata adesso. Futuro? Non lo so: avevo già detto di no per questo Festival, poi me lo sono rimangiato. Non lo so, non so veramente rispondere”. E scherza: “Il vantaggio di fare il Festival a Sanremo è che arrivano i fiori… Se il Festival si facesse a Carrara arriverebbero pezzi di marmo”. I cronisti insistono e lui dice: “Per ora ho avuto solo fiori e opere di bene, vediamo se proseguono”. Più seriamente, il direttore artistico ritiene che il suo format sia replicabile, “non è un’invenzione così originale, è solamente mettere a fuoco il titolo del Festival di Sanremo, la sua ragione sociale”, mettere al centro la musica. E infine: “È un onore e privilegio essere arrivato in cima alla scala: adesso si ricomincia da capo. Potrei cambiare subito il regolamento, nei prossimi cinque minuti in cui sono ancora direttore artistico, e presentare l’anno prossimo un pezzo per le Nuove Proposte”.
Piefrancesco Favino chiarisce chi ha pronunciato la parolaccia nella finale di Sanremo 2018
Al termine dell’esibizione sul tema degli “stranieri in patria”, mentre Pierfrancesco Favino, Fiorella Mannoia e Claudio Baglioni uscivano di scena all’Ariston, si è sentita una parolaccia, ‘siete tre str0nzi’, come documenta un video che ha fatto il giro del web. A sciogliere il giallo ci pensa Favino: “Era uno degli autori, particolarmente commosso, che si è lasciato andare a quel commento. Era come dire ‘mannaggia a voi’, anche se la frase era più colorita. Ma era solo frutto dell’emozione del momento”.
Sanremo 2018, il bilancio dei conduttori
Baglioni: “Nel complesso sono contento, avrei potuto cantare meglio qualcosa, ma non è facile fare poi tutto il resto, con le scalette che cambiano, però direi che mi do un voto buono. Come presentatore scarso, ho fatto tre annunci e due li ho sbagliati. Mi dispiace per Ultimo, ho confuso Il ballo delle incertezze con Il ballo delle apparenze, che comunque non è un brutto titolo. Sulle canzoni preferite non mi esprimo perché sono il principale ‘colpevole’ per la scelta di tutte quelle che avete sentito sul palco. Il brano di Dalla l’avevo ricevuto in custodia dalla fondazione Dalla e ci ho pensato un po’ su, era la prima volta in gara per il brano di un autore scomparso, la questione era delicata, ma poi mi è sembrato una bella storia”.
Favino: “Mi do sei e mezzo e la mia canzone preferita è quella di Max Gazzé, sorprendente anche per l’orchestrazione”.
La Hunziker: “Quando devi cantare accanto a Baglioni è difficile, quindi mi darei una sufficienza. Al primo ascolto mi erano piaciuti subito Gazzé, Vanoni, Lo Stato Sociale, ma durante il Festival Le Vibrazioni mi hanno convinto totalmente e poi volevo dire che Ultimo mia figlia Aurora lo aveva già scaricato ancora prima del Festival e mi piace molto”.