Tiziano Ferro sarà l’ospite fisso del Festival di Sanremo 2020, lo conferma Amadeus
Man mano passano, Sanremo 2020 si avvicina e la forma di questo festival inizia a definirsi sempre meglio. Tra le ultime novità annunciate direttamente da Amadeus, c’è quella riguardante Tiziano Ferro. Il direttore artistico ha svelato che il cantante di Latina sarà sul palco tutte le cinque sere dell’evento. A lui il compito di cantare e intrattenere il pubblico con la sua bellissima voce. Ma non si limiterà a fare solo questo. Per ora, quindi, Ferro è il primo personaggio confermato come presenza fissa sul palco dell’Ariston. Se tutto dovesse procedere secondo la volontà di Amadeus, sarebbe anche l’unico visto che la presenza femminile potrebbe essere rappresentata da dieci donne diverse, due per ogni serata del festival.
Amadeus conferma Tiziano Ferro tra le presenze fisse al Festival di Sanremo 2020
Il direttore artistico della settantesima edizione del Festival di Sanremo ha iniziato a svelare alcuni dettagli su come sarà strutturato l’evento di quest’anno. Tiziano Ferro è una delle prime conferme arrivate direttamente da Amadeus: “Tiziano Ferro? C’è. Tutte le sere”. Presumibilmente a lui sarà affidato il ruolo di entertainer della serata, tra canto e tanto altro: “Ne abbiamo cominciato a parlare sicuramente canterà. Il resto vedremo”. Ferro rivestirà per la prima volta questo ruolo, non troppo usuale per il festival visto che le uniche presenze fisse, fino ad adesso, sono state quelle dei presentatori e delle presentatrici.
Presenza femminile al Festival di Sanremo? Amadeus vuole due donne ogni sera
L’altra grande novità del prossimo festival, se la proposta di Amadeus dovesse andare in porto, sarà quella riguardante la quota femminile presente sul palco dell’Ariston. Ogni anno siamo stati abituati a vedere sempre le stesse donne, bellissime nei loro abiti, presentare i cantanti in gara e intrattenere gli ospiti. Per l’edizione 2020 potrebbe cambiare qualcosa. L’obiettivo di Amadeus? “Mi piacerebbe averne almeno due a sera, di diversa età, diversa provenienza, per raccontare storie che rappresentino le donne”.