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Si torna a parlare del Festival di Sanremo 2021. L’edizione 70 più 1 si conferma come uno degli eventi televisivi e pubblici più attesi di inizio anno. Freme la preparazione per l’appuntamento musicale fisso per il pubblico italiano. Questa volta però l’organizzazione sarà più ostica a causa della pandemia da Covid-19.

In ogni caso, rimangono confermate le date dal 2 al 6 marzo. Un dubbio che già era stato sciolto da Amadeus, direttore artistico per la seconda volta al Festival della Canzone Italiana, proprio qualche giorno fa. Si poneva però ancora qualche riserva sulla questione che riguarda il pubblico e la stampa. Si erano fatte diverse ipotesi per entrambi i frangenti. A fare maggiore chiarezza è stato il conduttore dei Soliti Ignoti durante un’intervista ai microfoni di Rtl 102.5.

A tal proposito, Amadeus ha ribadito che lui e lo staff del Festival stanno cercando in ogni modo di permettere un evento musicale nel totale rispetto delle regole sanitarie, che saranno stringenti e atte ad evitare e prevenire qualsiasi rischio che si possa correre. Quello che è certo per il conduttore, e che è sicuramente irrinunciabile è la presenza del pubblico nel Teatro dell’Ariston. “Sanremo non si può fare senza pubblico, in un Ariston vuoto”, ha ribadito Amadeus. Non solo ha fatto accenno anche alla questione che riguarda i giornalisti: “E voglio anche i giornalisti in sala stampa.”

È perentoria dunque la decisione del direttore artistico della 71esima edizione di Sanremo. Alla scelta legata ai nomi dei co-conduttori che accompagneranno Amadeus nel corso delle cinque serate all’Ariston – di cui è già stata confermata la presenza di Elodie– si aggiunge anche quella relativa a come portare il pubblico nel famoso teatro di Sanremo. A tal proposito proprio il direttore artistico ha aggiunto ai microfoni di Rtl 102.5:

“Svuotare Sanremo è la cosa più facile del mondo, ma non è Sanremo. Dobbiamo provarci per far sì che sia tutto nella situazione più normale possibile.”

Amadeus ha spiegato una delle possibili soluzioni in merito alla questione. Infatti, l’idea sarebbe quella di creare una “bolla” di un totale di persone, che saranno sempre le stesse, che accederanno all’Ariston. Le stesse soggiorneranno per le date del Festival in una nave. La sera verranno portate in teatro per assistere all’evento musicale.

“L’idea è di creare una bolla per il pubblico, devono essere sempre le stesse 500 persone che di giorno stanno su una nave dove passeranno una bella settimana di vacanza e poi la sera vengono portate con piccoli pulmini all’Ariston e poi ricondurli sulla nave. Ci stiamo seriamente lavorando.”

Per quanto riguarda invece le indiscrezioni sugli ospiti, in particolare sugli ABBA che gira voce debbano calcare il famoso palco, Amadeus ha svelato che la presenza della band non gli dispiacerebbe. Non solo, ha affermato di star valutando diversi nomi. Tra cui una nuova reunion dopo quella dell’anno scorso dei Ricchi e Poveri.

“Averli al Festival [gli ABBA n.d.r.] rientra nei desideri, chi non li vorrebbe. Ne ho anche altri. Anche lo scorso anno ho fatto incontri con tanti nomi che poi non si sono concretizzati perché o non erano in Italia, o non è stato possibile o per motivi di budget… […]. Spero di avere un’altra reunion.”

Infine ha anche detto che ci sarà sicuramente spazio per il ricordo di alcuni importanti personaggi dello spettacolo che ci hanno lasciato nel 2020 e che non verranno mai dimenticati dal pubblico. Inoltre, è vero che Amadeus ha già svelato quali artisti calcheranno il palco dell’Ariston ma è tornato sul suo obiettivo, quello di creare un Festival della rinascita. Sarà infatti questa la parola chiave che sta guidando l’organizzazione di Sanremo 2021. A tal proposito ha detto:

“Quando mi sono arrivate le proposte ho capito che c’era qualcosa di forte in un mondo giovane che io conosco un po’ perché ascolto radio e musica, un po’ perché ho due figli di 23 e 12 anni e quindi sono aggiornato. Perciò ho capito che era un mondo emergente e fortissimo. Emergente ma già conosciuto al grande pubblico, soprattutto dei ragazzi. Sanremo deve guardare avanti, non indietro.”

E ha concluso:

“Questa è l’edizione 70 più uno, è come una rinascita anche musicale. Dobbiamo proporre quegli artisti che tra tre anni siano i nuovi Celentano, Bindi, Jannacci: è quello che io auguro a questi ragazzi.”

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