Amadeus e quel gusto per gli annunci. Il direttore artistico del Festival di Sanremo, già negli anni scorsi, ha iniziato a prediligere le incursioni al Tg Uno per sganciare le big news relative alla kermesse. Una pratica che si è via via consolidata, raggiungendo l’apice in questi mesi. L’ultima ‘folata’ è stata fatta ieri per presentare i super ospiti che sbarcheranno sull’Ariston giovedì 9 febbraio 2023, vale a dire i Maneskin. Partiti da X Factor, hanno raggiunto l’olimpo prima vincendo il Festival 2021 e poi l’Eurovision Song Contest nel medesimo anno. Un trampolino che li ha fatti conoscere in tutto il mondo e li ha fatti diventare delle star internazionali. Però, però, però… rimangono artisti italiani, al pari di Mahmood e Blanco. Perché questa sottolineatura dell’italianità? Semplice, perché Amadeus, sul finire di novembre, era stato chiarissimo: non ci saranno super ospiti italiani, se non over 70. E invece…
“Non avrò super ospiti italiani quest’anno, se non quelli che hanno compiuto i 70 anni di età. Preferisco celebrare un personaggio storico della musica italiana che deve essere giustamente presentato come super ospite, tutti gli altri sarò onorato di averli in gara”. Così si pronunciò il conduttore e direttore artistico del Festival 2023 durante l’evento Milano Music Week. E ancora: “I super ospiti sono i cantanti che io ho in gara. Ho eliminato la parola super ospiti, non trovo giusto che venga un cantante ospite perché non può venire in gara. Oggi nessuno si ricorda di chi è arrivato sesto o settimo, l’artista viene a presentare la sua musica a milioni di telespettatori a prescindere dalla gara, è una festa”.
Ebbene? Cosa è cambiato da quel finale di novembre? Che i super ospiti sono stati annunciati e alcuni sono italiani e non certo over 70. Vale per i Maneskin, ma pure per la coppia formata da Mahmood e Blanco, che saranno presenti nel corso della prima serata del Festival, martedì 7 febbraio. Durante la kermesse ci sarà anche la super ospitata dei Black Eyed Peas, band internazionale che quindi non ha tradito i propositi iniziali di Amadeus. Nel corso della seconda serata, quella di mercoledì 8 febbraio, al teatro Ariston ecco il trio Albano, Morandi e Massimo Ranieri, tutti e tre over 70.
Resta da rimarcare il fatto che Amadeus ha in parte sconfessato se stesso. Forse, quando dichiarò fermamente che non aveva intenzione di organizzare ospitate big di giovani italiani, non credeva che i Maneskin avrebbero risposto “presente” all’invito. Lo stesso vale per Blanco e Mahmood. Se proprio bisogna trovare il pelo nell’uovo, si consiglierebbe ad ‘Ama’ di andarci più cauto la prossima volta su alcune comunicazioni perché il rischio boomerang è dietro l’angolo.