La Rai sta tentando di preparare, per quel che riguarda il Festival di Sanremo, il ‘dopo Amadeus‘. Quest’ultimo ha risposto picche ai vertici che spingevano perché non mollasse. Anche altri già si sono sfilati, annusando la patata bollente che si sarebbero trovati tra le mani (fare meglio di ‘Ama’ pare un’impresa per ora impossibile): Carlo Conti, Laura Pausini e Antonella Clerici hanno fatto sapere di non essere disponibili. Bonolis fa il vago (potrebbe dire sì, se lo chiamassero, ma a patto di avere carta bianca su tutto. E questo è un paletto non proprio facile da far rispettare in Rai). Si sono invece proposti Gigi D’Alessio, Morgan e Michelle Hunziker, che non vedrebbero l’ora di salire sull’Ariston. Però sarebbero opzioni non convincenti. Si arriva al nome caldissimo: quello di Alessandro Cattelan.
Dagospia spiega che tra l’ad Rai Roberto Sergio e il Dg Giampaolo Rossi ci sarebbero visioni un po’ divergenti. Quest’ultimo vorrebbe la divisione dei ruoli di direttore artistico e conduttore, un escamotage per avere più controllo sul Festival. Per quel che riguarda Sergio, pare che sia assai tentato da Cattelan. C’è un problema però di non poco conto: nelle sue esperienza in Rai, l’ex volto di Sky ha dimostrato di non avere particolare feeling con il pubblico che, sul fronte ascolti, non lo ha mai premiato; anzi lo ha bastonato. Per questo si starebbe pensando a lui ma con il “metodo badante”. Così ‘Dago’ sulla questione:
“Il nome, in virtù della poca notorietà e dei bassi ascolti su Rai1, non convince Rai Pubblicità per questo motivo si starebbe lavorando a quella che a Viale Mazzini chiamano “metodo badante”. Se per il singolo il confronto con il passato peserebbe troppo, ai piani alti immaginano alla guida un gruppo di conduttori (partendo da Cattelan), un modo per dividersi le responsabilità, approfittando di una ricorrenza “tonda”: i 75 anni di storia del Festival”.
Problemi per il rinnovo Rai di Amadeus
Dagospia ha inoltre tratteggiato la situazione contrattuale di Amadeus. Situazione che non è per nulla risolta. ‘Ama’ arriva da una serie di successi clamorosi. Tutto dovrebbe filare liscio in un’azienda normale, ma si sa che la Rai non lo è. Lui vorrebbe avere ampio spazio di manovra, i piani alti della tv di Stato, sempre imperniata di strascichi politici, non è detto che tale pretesa la voglia soddisfare al cento per cento. Si rischia un caso Fazio – bis? Probabilmente no, una soluzione si troverà. Ma mai dire mai!