Dargen D’Amico si è di nuovo esposto sul palco del Teatro Ariston, facendo un importante discorso. Al Festival di Sanremo 2024, il cantante ha attirato l’attenzione con la sua canzone Onda alta, che parla di immigrazione, di chi rischia la vita perché non altre alternative per cercare di sopravvivere. Ma non è solo questo ad aver generato interesse tra gli spettatori, anche il suo appello pacifista ha ottenuto reazioni molto forti.
Per questo, stasera Dargen ha preferito fare delle precisazioni, dopo essere stato presentato da Diodato. Nella seconda serata di mercoledì 7 gennaio 2024, la presentazione dei vari artisti in gara avviene in modo particolare. Sono in tutto 15 i cantanti a esibirsi stasera e gli altri 15 hanno il compito di presentarli.
Per presentare D’Amico sul palco è stato scelto Diodato, il quale ha subito dato il suo sostegno al collega: “Sono molto felice di presentarti, ancora di più dopo ieri sera, che hai detto parola che condiviso pienamente”. Dargen ha apprezzato il commento del collega e poi è tornato a parlare del discorso che ha fatto appunto durante la prima serata del Festival di Sanremo, facendo le dovute precisazioni e usando la sua ironia:
“Ho letto qualche parere sulla mia esternazione, quando ho letto politico vicino al mio nome mi sono preoccupato. Non volevo essere politico. Ho fatto tante cazz**e nella mia vita e ho compiuto tanti peccati, anche gravi, ma non ho mai pensato di avvicinarmi alla politica. Ero semplicemente guidato dall’amore e dalle sensazioni che abbiamo in comune con gli altri e su quelle voglio concentrarmi”
A sostenere Dargen D’Amico a Sanremo ci ha pensato ancora Diodato – che si è piazzato nella Top 5 della prima serata – con una dichiarazione che ha lasciato tutti senza parole: “Io ti ho sentito solo umano”. Un chiaro messaggio quello di entrambi i cantanti, che condividono e che sta ricevendo gli applausi di molti spettatori.
Dargen D’Amico, il discorso nella prima serata di Sanremo 2024
Ma qual è questo discorso con cui Dargen si è fatto notare nella prima serata di questa 74° edizione del Festival?
“Grazie per questa possibilità di cantare questo brano che dedico alla mia cuginetta Marta che adesso è a studiare a Malta e ha avuto questa grande fortuna. Non tutti i bambini hanno questa fortuna: nel mar Mediterraneo in questo momento ci sono bambini sotto le bombe, senza acqua e cibo e il nostro silenzio è corresponsabilità”
Un messaggio, il suo, che riguarda ciò che sta accadendo tra Israele e Palestina, che sta dividendo il mondo intero. Molti spettatori hanno visto in questo suo discorso un attacco ai politici italiani che non prenderebbero una posizione netta sulla guerra nel Mar Mediterraneo. Ecco che D’Amico ha precisato che il suo non era un messaggio politico, ma d’amore.
“La storia, Dio, non accettano la scena muta: cessate il fuoco”, questa la frase che aveva portato a pensare che Dargen avesse intenzione di attaccare la politica attuale.