È quasi giunta al termine la 73edizione del Festival di Sanremo e tutte le co-conduttrici di Amadeus hanno oramai calcato il teatro dell’Ariston. Durante la serata delle cover è stato il turno dell’attrice Chiara Francini. Spigliata e abile sul palco, la performance della comica toscana è stata molto apprezzata, mettendo d’accordo stampa e pubblico. Peccato che il suo monologo, a differenza di quello delle altre co-conduttrici, è andato in onda a notte inoltrata, con un’audience ridotta vista l’ora tarda. Questo slittamento di scaletta ha lasciato l’amaro in bocca a molti, tenendo in considerazione che la Francini è l’unica, tra le sue colleghe, effettivamente ‘del mestiere’. Sul tema è intervenuta anche Selvaggia Lucarelli, che ha criticato tale scelta del Festival della Canzone Italiana.
Selvaggia Lucarelli: “Francini l’unica che ha funzionato”
Nei giorni scorsi, la giornalista non ha speso parole positive nei confronti delle donne scelte da Amadeus per affiancarlo nella sua quarta conduzione del Festival. Le critiche più feroci, ovviamente, sono state riservate a Chiara Ferragni, ma anche gli interventi di Francesca Fagnani e Paola Egonu sono stati oggetto di critiche: entrambe, secondo la scrittrice, erano fuori luogo e inadatte al contesto. Cambio di rotta invece nei confronti della Francini. “Giustamente il monologo di Chiara Francini, l’unica che sa governare un palco, a notte fonda”, aveva già scritto Selvaggia su Twitter nella serata di venerdì 10 febbraio.
In mattinata è arrivato, come di consueto, il parere della Lucarelli sulla serata e ha spiegato perché rilegare l’intervento dell’attrice a tale orario sia stato un ‘peccato’:
Chiara Francini, che piaccia o no quello che mette in scena, ha funzionato perché ha portato il suo mestiere. La sua maschera. Il monologo che recita a teatro. I suoi abiti. E siccome non era un donna-panda ma uno dei guardiani dello zoo, le è stato dato poco spazio, il più importante a notte fonda. Io intanto la ringrazio per aver parlato oltre che di maternità in modalità anti-pancina, di odio necessario, che è quello che va esercitato strenuamente non nei confronti delle persone, ma del sistema, del suo malfunzionamento, nei confronti di ciò che è profondamente ingiusto. Che poi è una cosa che si chiama passione. Ecco, odio che l’abbia dovuto dire alle due di notte, soprattutto perché stava portando sul palco il suo lavoro, prima che la tassa obbligata e rigorosamente femminile di dover sembrare intelligente. Peccato.
Il monologo di Chiara Francini, tratto dal suo spettacolo teatrale, si basa su un tema estremamente importante: il senso di colpa che la società impone nei confronti delle donne senza figli. “Lo so che razionalmente non è così però c’è questa voce, esiste e alla fine penso che abbia ragione lei: che sono sbagliata”, la confessione della conduttrice, esprimendo un pensiero che riecheggia ogni giorno nella mente di migliaia di donne. E, di conseguenza, viene da chiedersi come mai un discorso così rilevante al giorno d’oggi e recitato da una donna che fa l’attrice di professione sia stata ‘snobbato’ dai piani alti della kermesse musicale.
Dunque, la Lucarelli ha fatto un giusto appunto: si può concordare o meno con le diverse opinioni della giornalista, ma la disparità di trattamento rispetto alle altre co-conduttrici è difficile da negare. Il discorso dell’attrice era previsto a 00:39 ma è avvenuto circa un’ora dopo, un’orario nettamente differente rispetto a quello degli interventi delle sue colleghe. Resta, infine, il dispiacere per la mancata attenzione riservata ad una professionista del suo calibro.