Massimo Giletti su tutte le furie. Il giornalista è finito nelle grinfie di Scherzi a Parte, programma di Canale 5 timonato da Enrico Papi. Il conduttore di Non è l’Arena ha letteralmente perso la pazienza dopo essere stato accusato di aver rubato una preziosa penna appartenuta a Gabriele D’Annunzio. Tutto è cominciato quando Giletti è stato invitato a Pescara da una fittizia associazione filantropica dal nome “Il cenacolo di D’Annunzio” per presentare il suo libro ‘Le dannate’. Naturalmente tutti coloro che sono intervenuti erano complici del programma.
Dopo un’ora e mezza di discorsi relativi al libro, si palesa Mario De Benedictis che si spaccia per essere un erede di Gabriele D’Annunzio. Per questo dice di essere in possesso di una preziosa penna del ‘Vate’ dal valore di 120mila euro. Quella penna la consegna temporaneamente a Giletti per firmare gli autografi delle copie. Massimo sigla quello che c’è da firmare, poi saluta tutti e con l’autista che lo ha prelevato si mette in auto per rientrare a Roma.
Peccato che a un certo punto lo chiama De Benedictis accusandolo di avergli rubato la penna. “Ignorante”, tuona il finto erede di D’Annunzio, innescando una furente reazione del giornalista che smentisce di avergli sottratto l’oggetto. Giletti, per dimostrare la sua buonafede, è intenzionato a chiamare i carabinieri per farsi perquisire. In quel momento l’autista gli rivela che la penna la ha trafugata lui.
Giletti discute animatamente con il ladro che sostiene di avere bisogno di soldi. Il fittizio malvivente giunge in un posto isolato, parcheggia e incontra un ricettatore interessato alla refurtiva. Il conduttore di Non è l’Arena è esterrefatto e adirato. Alla fine il ricettatore dice al ladro che la penna è un falso, andandosene. L’autista è amareggiato, Massimo rabbioso. Ne scaturisce una lite e il giornalista viene piantato in mezzo alla strada, con il ladro che se la fila in auto.
A questo punto si palesa un corriere con in mano un pacco da recapitare a Giletti. “Mi spiega, testa di ca…..o, che ca…o state facendo? Adesso chiamo i carabinieri”, sbotta il conduttore. Detto, fatto: in un amen telefona agli agenti. Il finto corriere gli rivela che si tratta di una trappola di Scherzi a Parte. Massimo si scusa con i carabinieri e riaggancia. Tutto bene quel che finisce bene? No…
“Arrivederci e grazie, non vi do la liberatoria”, sbotta Giletti dopo aver scoperto di essere stato vittima della trasmissione di Canale 5. La vicenda non è finita benissimo: nessun sorriso da parte del giornalista che non si è nemmeno presentato in studio, come solitamente fanno le vittime degli scherzi. “Non ha accettato il nostro passaggio”, ha spiegato il finto autista nel corso della puntata del 26 settembre. “Non l’ha presa benissimo”, ha commentato Elenoire Casalegno, altra vittima dello show. “No, siamo stati molto cattivi”, le ha fatto eco Papi. Di Giletti nessuna traccia. L’ha presa proprio male!