Selvaggia Lucarelli piomba nuovamente su Barbara d’Urso: nel mirino l’intervista della conduttrice a Sara Tommasi
Selvaggia Lucarelli torna a tuonare contro Barbara d’Urso. L’affilata penna della giornalista, oggi, ha messo nero su bianco sul Fatto Quotidiano una critica tagliente relativa all’intervista che la conduttrice partenopea ha fatto a Sara Tommasi durante l’ultima puntata di Live – Non è la d’Urso. Selvaggia, per argomentare la sua tesi, ha preso le mosse dal celebre film Joker, attualmente campione d’incassi al botteghino. Paragoni e piroette ‘linguistiche’ che hanno reso chiaramente il suo pensiero sulla vicenda.
“Mi è parso di assistere davvero a una scena di joker, dove joker era Sara Tommasi”
“…Domenica sera poi mi è parso di assistere davvero a una scena di joker, dove joker era Sara Tommasi (senza la consapevolezza di Joker nella scena finale) e Barbara D’Urso il cinico conduttore Franklin” scrive Selvaggia a un certo punto del suo ragionamento. “Sara Tommasi soffre di bipolarismo da molti anni” prosegue la Lucarelli, spiegando poi nel dettaglio i sintomi del disturbo che non si può curare in via definitiva. “Capita spesso che chi ne soffre finisca per drogarsi o abusare di alcol, aggravando la sua situazione”, aggiunge sempre Selvaggia prima di planare sulla d’Urso.
Selvaggia: le parole su Sara Tommasi e Barbara d’Urso
“Tutto questo, e anche di più, è successo a Sara Tommasi negli ultimi anni”, racconta la Lucarelli aggiungendo che a Live – Non è la D’Urso è andata anche con “il desiderio di cancellare dal web, aiutata da agenzie che si occupano di ‘reputation’, le foto e i video degradanti di quel periodo buio. Perché se ne vergogna, perché è stata sfruttata.” A questo punto Selvaggia chiosa: “Solo che la scheda che la presentava in tv era, tra le altre cose, un collage di sue foto con l’aria sfatta e lo sguardo perso, foto con la gonna tirata su per strada”. Quindi le parole frontali sulla conduttrice.
“Intervistata una ragazza affetta da disturbo bipolare, senza essersi neppure informata sulla malattia”
“Barbara D’Urso ha indugiato per buona parte dell’intervista sui film – scrive ancora Selvaggia -, facendo osservazioni come ‘Ma hai fatto film come quelli con Rocco Siffredi?‘ […] Hai messo da parte un po’ di soldini ma non con quei film vero?. E ancora ‘Il bipolarismo è finito totalmente o no?’, dimostrando non solo di voler insistere sull’aspetto più pruriginoso – quello per cui la Tommasi vorrebbe l’oblio – ma di aver intervistato una ragazza affetta da disturbo bipolare, senza essersi neppure informata sulla malattia”.
“Dal bipolarismo non si guarisce. E neppure da un certo cinismo mascherato”
La giornalista ha quindi scritto: “’Ora che sei guarita..’, le ha detto a un certo punto (Barbara d’Urso, ndr). ‘Non posso guarire’ l’ha interrotta correttamente la Tommasi”. Selvaggia infine ha chiosato: “Perché no, dal bipolarismo non si guarisce. E neppure da un certo cinismo mascherato da buone intenzioni che si serve della malattia mentale per alzare lo share. Il consenso in politica. Il volume delle risate.” Si attende una risposta dalla conduttrice.
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