Fedez querelato da Codacons, interviene Selvaggia Lucarelli con un tweet che scatena l’ira dell’associazione
Nella guerra tra Fedez e Codacons oggi s’inserisce una figura di peso che più volte è scesa in campo contro la diffusione dell’odio e della violenza sui social network: parliamo di Selvaggia Lucarelli che con un tweet che lascia spazio a pochissimi dubbi e fraintendimenti si è schierata non tanto a favore di Fedez quanto contro Codacons per lo spreco derivante da querele definite “pretestuose” a cui seguiranno “indagini inutili e talvolta processi ancora più inutili”. Si tratta di parole forti, a cui Codacons non poteva non rispondere e che infatti hanno subito trovato una replica in una lettera del presidente Carlo Rienzi che ha condannato fortemente il tweet della giornalista del Fatto.
Volevo dire a Codacons che tutelare cittadini e consumatori vuol dire anche evitare che i soldi di cittadini e consumatori vengano sprecati per querele pretestuose a cui seguono indagini inutili e talvolta processi ancora più inutili.
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) June 5, 2020
Selvaggia Lucarelli, l’attacco di Codacons: il presidente Carlo Rienzi firma una lettera dopo le accuse
Codacons sottolinea con fermezza che la Lucarelli è stata la prima che “in situazioni del tutto identiche a quelle in cui si è trovato il Codacons, ha avviato analoghe querele e denunce contro i soggetti che la avevano insultata e minacciata sul web”. Ed è proprio per questo motivo che l’associazione non si capacita di come la Lucarelli abbia potuto schierarsi dalla parte del rapper (al riguardo ricordiamo che lo scontro con l’associazione dei consumatori è iniziato in piena pandemia e ha scatenato una guerra social che ha fatto molto parlare e di cui ci troveremo senza dubbio di nuovo a scrivere).
Codacons contro Selvaggia Lucarelli: lo stupore dell’associazione per il tweet “pericoloso”
Alla premessa di Codacons fa seguito una lettera firmata dal presidente Rienzi che usa toni decisi nel condannare il comportamento dell’opinionista: “Cara Selvaggia, siamo rimasti basiti nel leggere il tuo tweet odierno contro il Codacons […] Così fai passare un messaggio sbagliato e addirittura pericoloso: se ad insultare è un cittadino qualunque occorre difendersi anche in tribunale, se lo fa un influencer […] bisogna subire […] altrimenti si diventa pretestuosi”.
News Fedez e Codacons: le ragioni dell’associazione contro il rapper
La lettera di Codacons prosegue spiegando alla Lucarelli che non c’è nulla di pretestuoso nell’adire le vie legali nei confronti di chi aizza i follower contro qualcun altro e scatena odio sui social, anzi – aggiunge Rienzi – la difesa è un dovere in casi come questo, molto più che un diritto. E non è finita qui: Rienzi fa anche notare che le indagini non sono inutili perché è stato lo stesso Fedez ad affermare in una recente intervista “di aver esagerato contro il Codacons e di essere convinto di ricevere una condanna, per esserci andato troppo pesante”.
Selvaggia e Fedez, ancora nessuna risposa alla lettera di Codacons
La conclusione ribadisce quanto già detto sulle azioni intentate dalla Lucarelli contro gli odiatori seriali: non c’è alcuna differenza – scrive Rienzi – tra “le tue azioni in difesa in tribunale e quelle del Codacons”. Al momento né la Lucarelli né Fedez hanno risposto, anche se siamo quasi sicuri che arriveranno repliche molto presto. Vi terremo aggiornati.