Nessuna censura: la rissa consumatasi tra Vittorio Sgarbi e Giampiero Mughini al Maurizio Costanzo Show è stata trasmessa integralmente durante la puntata in onda il 4 maggio, in seconda serata su Canale Cinque. Che fosse successo qualcosa di esecrabile e maleducato lo si era capito da quanto trapelato dalla registrazione. Le immagini hanno mostrato scene ancor più aberranti rispetto al racconto emerso nelle scorse ore. Il clima si è fatto teso quando si è cominciato a parlare di Putin e del suo legame con Albano, tra gli ospiti presenti in studio, assieme a Paolo Bonolis e Giuseppe Cruciani, che in qualche modo hanno provato a riportare la calma.
Il padrone di casa Maurizio Costanzo ha chiesto ad Albano quante volte avesse cantato per lo “Zar”. L’artista pugliese ha spiegato di essersi esibito per Putin cinque volte. “Però dire che sono suo amico è un po’ tanto. Lui è uno che ama l’Italia molto più di quanto l’amano alcuni italiani”, ha sottolineato il compagno di Loredana Lecciso, stimolando la sferzata ironica di Bonolis: “Si vede quanto l’ama”. Ha fatto eco Costanzo: “Dillo al suo ministro degli esteri visto che ha detto che l’Italia è ostile”. “Ho sbagliato il verbo, amava l’Italia”, ha sorriso Albano, cercando di non infilarsi in un discorso spinoso. Tutto finito? Assolutamente no.
“Questi discorsi meritano di essere messi da parte e trattati in un’altra occasione”, il commento di Mughini. A questo punto ha preso la parola Sgarbi, che ha cominciato a gridare, sostenendo che sia uno scandalo che gli atleti russi siano esclusi dalle competizioni sportive e che gli artisti russi non possano cantare in Italia. “Questa è una forma di fascismo dell’Occidente, è intollerabile”, ha tuonato il critico d’arte che ha raccolto un forte applauso da parte del pubblico presente nel teatro.
Nel discorso si è poi infilato nuovamente Mughini che si è detto contrario ai veti imposti agli sportivi e agli artisti. Poi, però, ha voluto puntualizzare la vicenda relativa al direttore d’orchestra russo che lavorava a Milano: “Il sindaco Sala aveva chiesto al direttore d’orchestra di pronunciarsi contro l’idea della guerra. Tu in quanto essere umano devi dire che la guerra non è un modo buono per..”
Un discorso che ha mandato fuori dai gangheri Sgarbi che ha ricominciato a gridare a squarciagola: “Non devi essere obbligato a dirlo per lavorare, non puoi”. “Calmati… Calmati”, l’invito di Mughini che ha innescato ancor più l’ira di Vittorio: “Calmati tu, imbc…le”. Mughini a questo punto, totalmente fuori di sé, si è alzato dalla sedia e ha spinto Sgarbi che si è ribaltato, cadendo all’indietro e ritrovandosi per terra e persino con un quadro in testa, cadutogli addosso durante la rovinosa caduta.
“Ti prendo a calci in c…o pezzo di m.”, ha ringhiato Mughini dopo aver scaraventato al suolo il critico che ha iniziato a snocciolare a sua volta una serie di insulti: “Faccia di c…o, testa di c., violento, me…da umana, cog….ne”. Paolo Bonolis ha mostrato prima un’espressione basita, come tutti i presenti in studio, poi si è lasciato andare ad una risatina esterrefatta per quanto visto dai suoi occhi.
Nel frattempo la rissa, a livello verbale, è proseguita. “Mi alzo e ti prendo a calci di nuovo”, ha scandito Mughini, che è stato raggiunto da Cruciani che lo ha placato, impedendogli di alzarsi dalla sedia. “Fascista, fascista”, la controreplica di Sgarbi. Costanzo ha lanciato la pubblicità. Giù il sipario.