È ormai nota la notizia che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà ospite di Amadeus nella serata finale del Festival Di Sanremo. Lo ha annunciato Bruno Vespa durante la puntata di Domenica In andata in onda domenica 15 gennaio, precisando come l’intervento avverrà naturalmente tramite videochiamata.
L’ospitata ha da subito generato polemiche. Diego Costacurta, coordinatore provinciale imperiese del Comitato di Liberazione Nazionale e membro attivo del collettivo Pecora Nera, ha invitato tutti i pacifisti d’Italia ad occupare la città di Sanremo, in segno di protesta. Inoltre, sui social sono molteplici i commenti avversi a questo collegamento. “Il confine tra dramma e farsa è stato ampiamente superato”,“Zelensky a Sanremo. Grottesco e definito segnale di pazzia collettiva”, scrivono utenti di Twitter.
Alfonso Signorini contro l’ospitata di Zelensky al Festival
L’ultimo ad unirsi alla controversia è Alfonso Signorini. Nel numero in edicola a partire da mercoledì 18 gennaio di Chi Magazine, il conduttore del Grande Fratello Vip ha voluto dire la sua, dichiarandosi amareggiato dalla notizia:
Eppure c’è in tutto questo un retrogusto amaro che non posso fare finta di ignorare. E non è la prima volta che mi capita. Ricordo ancora quando vidi il servizio glamour realizzato dal presidente ucraino con la moglie Olena sulle patinatissime pagine di Vogue. Non volevo credere ai miei occhi. Nel pieno della guerra, sullo sfondo di un tragico palcoscenico di macerie e di morti, quelle immagini erano un vero e proprio pugno nello stomaco.
Non è infatti la prima volta che Zelensky prende parte ad eventi mondani e di spettacolo. Oltre al servizio di Vogue, nell’ultimo anno il presidente ucraino ha preso parte al Festival di Cannes, all’Eurovision Song Contest e solo pochi giorni fa è intervenuto durante la cerimonia dei Golden Globes. Introdotto da Sean Penn, durante il suo discorso, il leader ucraino ha esortato il pubblico a dire “la verità” sui social network e in televisione. “Spero che tutti voi sarete con noi nel giorno della nostra vittoria”, ha infine aggiunto.
Da quanto dichiarato, l’intento è quello di sensibilizzare il maggior numero di persone possibile a un argomento drammatico e funesto come la guerra. Tuttavia, Alfonso Signorini sostiene che non siano queste le sedi opportune:
Ma a me sembra che canali comunicativi più adatti a Zelensky e alla sua causa non manchino e che li sappia anche sfruttare bene. Di recente è volato alla Casa Bianca e nello studio Ovale ha ringraziato il presidente Biden per gli aiuti ricevuti. Pochi mesi fa ha tenuto un applauditissimo discorso alle Nazioni Unite, che in pochi secondi ha fatto il giro del mondo. Esistono invece dei contesti che, seppur prestigiosi, sono stonati con la realtà della guerra. Esiste anche un rispetto per chi è in prima linea a combattere, un rispetto per chi ci ha rimesso la pelle e per tutte le famiglie che sono state private di un affetto. Un giornale patinato, esattamente come la platea di uno spettacolo di svago e intrattenimento, stridono con tutto questo.
Infine, il direttore di Chi Magazine si mostra contrario a queste nuove forme di mobilitazione ed esprime quasi una forma di nostalgia per i tempi che furono. Il giornalista infatti dichiara:
E se questo è il prezzo che dobbiamo pagare ai tempi moderni, preferivo i tempi in cui i generali se ne stavano in trincea a combattere a fianco dei loro soldati.
Insomma, sono tante le opinioni intorno a questo argomento. Ogni anno Sanremo attira svariate polemiche e sicuramente una questione così delicata non poteva che generare reazioni contrastanti. Non resta altro che aspettare l’11 febbraio per vedere in diretta questo importante intervento durante la serata finale del Festival della canzone italiana.