
Foto gentilmente offerta da Ufficio Stampa Grande Fratello Vip
Grande Fratello Vip, Alfonso Signorini conduce da Milano una puntata insolita del reality show
Alfonso Signorini ha condotto il Grande Fratello Vip 4 dagli studi di Cologno Monzese e non in videochiamata come si è ipotizzato nei giorni scorsi. In uno studio praticamente vuoto, Alfonso ha dato inizio a una puntata molto difficile anche perché c’era appena stato un discorso del presidente Conte, che ha annunciato ulteriori restrizioni per combattere il Coronavirus. Signorini ha iniziato a parlare prendendo spunto da una frase proprio di Conte: “Teniamoci distanti oggi per abbracciarci più forti domani”. Il conduttore era visibilmente provato, come tutti gli italiani in questo momento, e ha spiegato che in questo periodo assurdo che l’Italia sta vivendo il Gf Vip deve essere una distrazione, un momento di svago.
Alfonso Signorini: “Vogliamo essere una boccata d’aria”, le parole al Gf Vip
Come era facile immaginare, il conduttore ha spiegato che si sono chiesti se era giusto andare in onda o meno. Poi hanno deciso di sì: “Giustamente alcune immagini e alcuni temi possono sembrare uno schiaffo con la realtà che viviamo. Alla fine abbiamo deciso che valesse la pena farlo, per chi vuole naturalmente. Non ci sono obblighi, il telecomando è segno della democrazia”. Nessuno è costretto a vedere il Gf Vip se non se la sente: “Non vogliamo essere alternativa alla cronaca e all’informazione, che sono fondamentali. Vogliamo essere uno stacco, qualche ora si sospensione, per prenderci una boccata d’aria, per farci anche una sana risata. Che non è un peccato, semplicemente per riassaporare quella vita che abbiamo lasciato pochi giorni fa e che ci sembra lontanissima in questo momento che stiamo vivendo”.
Gf Vip, parla Pupo: “Dobbiamo abituarci a stare più in casa”
Alfonso poi ha aggiunto: “Vi regaleremo qualche momento di sana spensieratezza, perché ci crediamo e perché bisogna credere sempre alla vita”. In studio con lui c’era anche Pupo, che ha detto: “Il Grande Fratello è sempre stato un esperimento sociale. Anche in questa drammatica situazione lo diventa. Qui vince chi sta più tempo in casa, anche noi dobbiamo abituarci a stare più in casa in questo momento. Quando i ragazzi sono entrati dentro la Casa c’era un mondo, quando usciranno troveranno un’altra situazione”.