Alfonso Signorini, da quando conduce il Grande Fratello Vip – divenuto di recente “mix” per volere di Pier Silvio Berlusconi -, ha diviso e non poco: c’è chi lo reputa un presentatore eccellente e chi invece lo critica pesantemente, senza sconti e con toni agguerriti. Tra questi ultimi figura Grazia Sambruna che ha confezionato un articolo impietoso per il Corriere della Sera dopo la quarta puntata del reality show andata in onda giovedì 21 settembre. La penna del prestigioso quotidiano di via Solferino arriva addirittura a definire il direttore di Chi Magazine “somma sciatteria”.
Sambruna, nelle pagelle relative all’ultima puntata del GF 8, ha appioppato a Signorini un 3 come voto, scrivendo che “non è un conduttore, è un lapsus coi piedi”. La giornalista poi infierisce, puntando sugli svarioni del conduttore a proposito dei nomi dimenticati:
“Entra in studio per salutare il pubblico di questa quarta serata e, per prima cosa, inciampa a favor di telecamera. Subito dopo, saluta l’addetta ai social Rebecca Staffelli, figlia del noto tapiroforo di Striscia la Notizia, chiamandola “Valeria”, proprio come papà suo. Infierirà su di lei anche successivamente, ribattezzandola “Rachele”.
E ancora:
Da che Alfonso Signorini è alla conduzione del reality, l’onomastica è la sua bestia nera. Il conduttore ha dimostrato di poter arrivare anche alla finale del programma incespicando ancora sui nomi dei concorrenti in gioco. Letteralmente la smemorata Dory del film Pixar Alla Ricerca di Nemo, tali lapsus continuano a essere allarmante segnale di somma sciatteria. Riuscirà il nostro eroe a imparare le generalità di almeno una manciata di protagonisti entro l’ultima puntata? I suoi trascorsi fin qui, non lasciano ben sperare”.
Sambruna conclude così il ritratto del collega Signorini:
Le parole, però, forse pensando allo sguardo vigile dello spauracchio Pier Silvio Berlusconi, per il nostro sono tuttora importanti: basti vedere come rimbrotta la concorrente-regina Beatrice Luzzi per aver usato in diretta il termine “branco”: “Non ti puoi permettere di dire con leggerezza una cosa del genere, si riferisce a situazioni ben più gravi e delicate verso le quali bisogna portare rispetto”. Signorini Rottenmeier è tornato in (de)moralizzante attività. Di lapsus in lapsus, di reprimenda in reprimenda. Amen?
Come si diceva, un ritratto impietoso. C’è da dire che la penna del Corriere della Sera ha forse un poco esagerato. Senza dubbio Signorini, come tutti noi, non è perfetto. E non ci si scandalizza nemmeno innanzi al voto 3. Bisogna però dare a Cesare quel che è di Cesare. Per anni il direttore di Chi Magazine ha portato ascolti ottimi a Canale Cinque, gestendo una miriade di prime time dalla durata infinita e muovendosi in un contesto complesso come quello del GF Vip, non proprio una trasmissione semplice da orchestrare.
Ha commesso errori ed è vero che quando gli parte la vena del moralizzatore diventa a tratti indigeribile, se si considera poi che lui stesso ha dato una accelerata poderosa alla deriva trash del programma, salvo poi dover fare marcia indietro dopo la sfuriata di Pier Silvio Berlusconi, mica uno qualunque (quello che paga e comanda in quei di Cologno Monzese).
Al di là di ciò, sarebbe forse più corretto valutare le performance del conduttore non soltanto dai lapsus sui nomi. Certo è facile sparare sulla croce rossa quando le cose non vanno bene. Ma attenzione: è vero che il GF non è partito nel migliore dei modi quest’anno per quel che concerne gli ascolti ma non è detto che non possa risalire (non sarebbe la prima volta). Se dovesse accadere questo ci si prepari a vedere tante persone salire sul cosiddetto carro del vincitore.