Silvia Toffanin si racconta: perché non vive a Milano con i figli e la sua infanzia
Silvia Toffanin si è raccontata in maniera inedita al settimanale Grazia, nel numero in edicola da giovedì 25 aprile. La conduttrice di Verissimo ha parlato principalmente della sua infanzia, vissuta nella provincia di Vicenza. Silvia è stata cresciuta dai nonni, visto che il padre lavorava come operaio mentre la madre era una bidella. Il padre è stato molto rigido con la Toffanin per via della sua gelosia. Tanto che la conduttrice ha ammesso di non aver avuto grandi amori nel periodo dell’adolescenza. A 18 anni però la Toffanin si è trasferita a Roma per cominciare a lavorare nel mondo dello spettacolo. I primi passi li ha mossi nel mondo della moda per poi passare alla tv, con il ruolo di Letterina a Passaparola, quiz show di successo di Mediaset. Proprio grazie a questo programma Silvia ha conosciuto Pier Silvio Berlusconi, figlio di Silvio, al quale è tutt’oggi legata.
Il primo incontro tra il padre di Silvia Toffanin e Pier Silvio
La storia tra Silvia Toffanin e Pier Silvio Berlusconi si è rivelata seria fin da subito ma la presentatrice ha presentato il fidanzato alla sua famiglia solo un anno dopo dal primo appuntamento. “A mio padre l’ho presentato un anno dopo. La prima cosa che ha detto a Pier Silvio? Io comunque sono dell’Inter”, ha rivelato la Toffanin alla rivista edita da Mondadori. Col tempo questa relazione si è rafforzata e sono nati due bambini, Lorenzo Mattia e Sofia Valentina, che oggi hanno rispettivamente 9 e 4 anni. Per salvaguardare la loro infanzia la Toffanin e Pier Silvio hanno deciso di crescerli in provincia e non nella più caotica Milano. La famiglia Berlusconi vive infatti in Liguria, una scelta così motivata dalla presentatrice Mediaset: “Volevo dare ai miei figli il mare e un po’ dell’infanzia che ho avuto io”.
La vita da mamma di Silvia Toffanin: la confessione
“Che mamma sono? Se sente i miei figli pesante. Mi dicono: “Perché non ti vesti così anche con noi?”. Una volta, un’unica volta, mi è capitato di accompagnare mio figlio al pulmino in pigiama con sopra il cappotto. Eravamo in ritardo. Da quel giorno lui si raccomanda: “Vestiti bene, mamma”, ha confidato Silvia Toffanin.