Skip to main content

Simone Cristicchi, ospite da Caterina Balivo a La Volta Buona, ha lanciato una stilettata a Selvaggia Lucarelli, ma andiamo con ordine. La prima serata del Festival di Sanremo è andata, portando via con sé i dubbi e le incertezze sugli artisti in gara e dando inizio al momento tanto atteso: quello delle polemiche sui brani in gara. Neanche il tempo di dare la buonanotte, che il Dopo Festival è cominciato su Rai Uno con una serie di pareri discordanti su quanto visto fino a quel momento.

Selvaggia Lucarelli è quella che ci è andata più pesante, perché, tra le lacrime e la meraviglia generale di tutti per il brano presentato da Simone Cristicchi, è arrivata dritta come un treno. Secondo lei, il noto cantautore ha deciso di raccontare solo la parte più “romantica” della malattia di cui parla in Quando sarai piccola. Cristicchi, a La Volta Buona, ha messo a tacere con eleganza ogni polemica.

La mia è una canzone più spirituale, non vuole essere una cartella clinica o raccontare di una patologia, ma è un flusso, il ciclo della vita che si trasforma e noi davanti a questa trasformazione non possiamo che assistere e accettare o meno questa cosa. Diciamo che con la poesia, con questo piccolo racconto di quotidianità, ho voluto raccontare una cosa più universale.

 

Il famoso cantautore si è presentato al Festival quest’anno con un brano che ha commosso davvero tutti gli italiani, che parla della malattia di sua madre e della difficoltà che si prova a stare accanto ad un genitore che, giorno dopo giorno, inizia a dimenticare tutte le cose più importanti della vita.

La Volta Buona: Luca Dondoni risponde a Selvaggia Lucarelli

Nonostante il suo racconto toccante, la Lucarelli pensa che Cristicchi abbia optato per uno approccio più furbo. “Trovo che ci sia un eccesso di romanticizzazione della malattia – ha dichiarato al DopoFestival – che è molto feroce, abbrutisce e toglie dignità. Racconta un pezzo di verità e ne tralascia un altro. C’è anche l’abbrutimento che viene dalla fatica nella gestione di quella malattia. Avrei voluto meno retorica e più verità. La canzone è un po’ ampollosa e barocca”.

Selvaggia ne ha davvero per tutti: ha anche insinuato che il giornalista Luca Dondoni sia una sorta di “ufficio stampa” per Fedez e che il suo obiettivo sia affossare gli altri artisti in favore del rapper milanese. Nel salotto di Caterina Balivo, Dondoni ha replicato: “Io non faccio l’ufficio stampa di nessuno. Mi è dispiaciuto, perché passare per chi non sono dopo 43 Festival mi ha lasciato un po’ così. Però vi posso assicurare che se scrivo qualcosa è perché ci credo“.

Lascia una risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.