Grandi manovre in casa Grande Fratello Vip. Alfonso Signorini e il suo staff di autori stanno confezionando l’ottava edizione del reality in onda su Canale Cinque in partenza a settembre. Ormai certo che le opinioniste Sonia Bruganelli e Orietta Berti lasceranno le poltrone occupate nella precedente stagione. Nelle ultime ore il giornalista Giuseppe Candela ha reso noto che la cantante potrebbe essere sostituita da una sua collega, Katia Ricciarelli. Alberto Dandolo, firma di Dagospia, ha invece rivelato chi dovrebbe andare a rimpiazzare l’ex moglie di Paolo Bonolis. Ci sarebbero trattative in fase avanzata con Paola Barale. Un nome convincente.
Dandolo ha specificato che non è ancora arrivata la firma del contratto ma che sarebbe appunto la showgirl di Fossano il volto individuato da Signorini. Dunque si profila un tadem di nuovo tutto al femminile targato Ricciarelli-Barale. Si ribadisce che la fumata bianca definitiva, vale a dire la sigla delle scartoffie per rendere ufficiale l’ingaggio manca. Potrebbe però arrivare in tempi brevi. Se così fosse, tramonterebbe l’ipotesi che voleva Emanuele Filiberto di Savoia in rampa di lancio come opinionista.
Tornando a Katia Ricciarelli, non appena ha iniziato a circolare la notizia di un suo possibile arruolamento al GF Vip 8 in qualità di opinionista, è cascata una pioggia di critiche. Tantissimi gli utenti che su Twitter e Instagram hanno sostenuto che si dovrebbe puntare su volti più ‘freschi’ e con un profilo differente.
Il GF Vip 8, rivoluzione in vista
Il reality, che dovrebbe aprire i battenti il prossimo 18 settembre, sarà rivoluzionato. I concorrenti, ai nastri di partenza, dovrebbero essere 20 suddivisi in quote vip e nip. 12 famosi e 8 sconosciuti. L’obbiettivo dichiarato è quello di tornare a puntare maggiormente sulle storie e meno sulle liti e sulle situazioni create ad hoc. Anche perché i vertici Mediaset sono stati più che chiari: non vogliono più vedere le mattane trash della scorsa stagione in cui si è superato in più di un’occasione il limite del buon gusto e del decoro. Pare che il cambio di rotta sia stato voluto a gran voce da Pier Silvio Berlusconi in persona.