Dopo l’addio di Elton John/Massimo Di Cataldo, altre due personaggi sono stati eliminati da Star in the star. Si tratta di Patty Pravo/Gloria Guida e Paul McCartney/Ronn Moss. Due nomi, questi ultimi due, che nessuno si aspettava di trovare sotto la maschera. In particolare ha stupito molto la presenza del vecchio Ridge di Beautiful…
Ronn Moss è entrato in Star in the star proprio nella seconda puntata e al termine della serata è stato prontamente eliminato, perdendo lo spareggio contro il misterioso Zucchero. Per molti, dunque, il gioco sarebbe stato “falsato” per poter avere l’artista americano solo ed esclusivamente per una sola puntata. Nonostante i maligni, però, il nome di Moss ha lasciato davvero il pubblico di Star in the star senza parole.
“Ronn Moss palesemente fatto apposta perché si trovava di passaggio e infatti l’hanno mandato via subito, dannati”, ha scritto qualcuno su Twitter. Mentre qualcun altro ha aggiunto: “Ronn Moss palesemente pagato per fare la guest star di una sola puntata”. La star di Beautiful si trova in questo periodo in Italia per promuovere un film dove recita accanto a Lino Banfi.
Maschere diverse a Star in the star
Intanto nella seconda puntata di Star in the star sono state cambiate le maschere dei concorrenti. Come spiegato da Ilary Blasi a inizio puntata un modo per agevolare il canto dal vivo dei partecipanti. In realtà questo cambiamento è stato fortemente voluto da Pier Silvio Berlusconi, che è andato su tutte le furie dopo l’esordio dello show.
Il compagno di Silvia Toffanin era pronto a denunciare Banijay, la casa di produzione del format, per truffa. Il motivo? Le maschere dei concorrenti che, almeno nella prima puntata, erano assai inquietanti e non permettevano ai partecipanti di muovere la bocca.
“Una lettera durissima – ha fatto sapere Dagospia – è arrivata sabato sui tavoli dei due dirigenti (i fratelli Bassetti di Banijay, ndr): mittente Pier Silvio Berlusconi che, vista la puntata d’esordio, ne è uscito furibondo. Se la prossima puntata non cambierà radicalmente l’azienda di Cologno Monzese procederà con querela e richiesta danni”.
A mandare su tutte le furie Pier Silvio Berlusconi sarebbe stata dunque l’idea del format che, come rivelato sempre dal portale di Roberto D’Agostino, sarebbe stata “totalmente disattesa rispetto al contratto di appalto. Tanto che la parola chiave della diffida è “truffa”, avete letto bene: il pubblico è stato truffato, secondo Pier Silvio Berlusconi”.