La puntata di Striscia la notizia in onda stasera sarà un po’ diversa dal solito, visto e considerato che al fianco di Ezio Greggio mancherà all’appello lo storico collega e volto della trasmissione satirica Enzo Iacchetti. Il motivo è da ritrovarsi in un’indisposizione del conduttore, che a causa del suo stato di salute non potrà essere presente alla registrazione dell’imminente puntata dello show condotto da Antonio Ricci.
La notizia è apparsa in serata in anteprima sulle pagine online di Davide Maggio, che non ha però riportato ulteriori dettagli sulle attuali condizioni di salute di Iacchetti. Non è nemmeno dato sapere, per ora, se si tratterà di un’assenza momentanea prevista solo per la puntata di stasera o se il conduttore sarà assente anche domani o nei prossimi giorni. Non essendoci indicazioni contrarie, sembra comunque che non si tratti di nulla di particolarmente grave, ma un semplice “fastidio” momentaeo.
Ezio Greggio, ad ogni modo, non si presenterà da solo ma avrà al suo fianco un collega giunto in extremis come sostituto. Sarà dunque il comico Enrico Beruschi a prendere il posto di Enzo Iacchetti questa sera al tavolo di Striscia la Notizia.
Beruschi, nato nel 1941, ha iniziato la sua carriera televisiva a fine anni ’80: dopo aver lavorato per circa 15 anni per la Galbusera, l’attore è sbarcato sul palco in veste di cabarettista diventando uno dei volti di punta del celebre programma Drive In. Alle sue spalle, Beruschi ha anche diverse esperienze cinematografiche e persino un Festival di Sanremo: nel 1979 partecipò infatti alla kermesse con il brano Sarà un fiore, diventato un vero e proprio cult di quella edizione.
Enzo Iacchetti racconta la sua lotta contro la depressione
Nei giorni scorsi il presentatore si è raccontato a cuore aperto a La Ragione, parlando in modo approfondito del periodo molto duro che aveva dovuto affrontare dopo la morte del padre, avvenuta quando aveva soltanto 21 anni. Ecco il suo doloroso racconto:
“Mio padre è venuto a mancare quando avevo solo 21 anni. Tuttora ho un senso di colpa fortissimo perché non andavo d’accordo con lui; ero fissato con la musica e le chitarre e non pensavo alle difficoltà che ogni giorno affrontava. Con la sua morte sono andato molto in crisi.”
Una sofferenza, quella vissuta da Iacchetti, che pensava fosse sparita ma che in realtà è tornata a tormentarlo quando nel 2020 è scoppiata la pandemia.
“Prima della pandemia vivevo a pieno ritmo, non mi sembrava di avere 67 anni. Adesso invece mi sembra di avere molti più anni di quelli che ho. Vivo in solitudine e amo il silenzio. Strano, io che ho amato tanto la musica ultimamente non riesco ad ascoltarla, eppure la musica mi ha dato tanto, forse troppo. […]Che sia forse depressione? L’ho sempre avuta. Anche da bambino ero vivace ma non parlavo, il palco per me è stato terapeutico. Tutti noi portiamo una croce, la mia è questo carattere.”