Si è tenuta qualche ora fa la conferenza stampa di presentazione della nuova edizione di Striscia la Notizia. In occasione dell’incontro con i giornalisti, Antonio Ricci si è voluto levare qualche sassolino (per non dire macigno) dalla scarpa.
Vi ricordate la brutta vicenda che aveva coinvolto Michelle Hunziker e Gerry Scotti, accusati da alcune pagine attiviste (e da mezzo Twitter) di razzismo? Perfetto, perché da poco il caso è entrato ufficialmente nelle mani degli avvocati dell’autore televisivo, che ha deciso di intraprendere vie legali. Proviamo a fare un passetto indietro per avere un quadro più chiaro.
Qualche mese fa, la Hunziker e Scotti si erano resi protagonisti di uno sketch in cui prendevano in giro i cinesi. Il siparietto comprendeva l’utilizzo stereotipato della “l” al posto della “r” e l’imitazione degli occhi a mandorla. Qualcosa di inaccettabile soprattutto oltreoceano, dove su temi come questi sono molto (per non dire fin troppo) sensibili.
La questione aveva suscitato un clamore tale da essere ripresa anche su Diet Prada, pagina Instagram da oltre 2 milioni di follower che da anni porta avanti battaglie per un mondo (soprattutto quello della moda) più inclusivo. Il profilo in questione si era scagliato pesantemente soprattutto contro Michelle Hunziker, ma in realtà era un pretesto per attaccare il compagno, Tommaso Trussardi, citato nel post al vetriolo come rappresentante del suo brand ma del tutto fuori contesto.
Antonio Ricci, contrariamente a molti altri conduttori costretti ad autocensurarsi a causa del cosiddetto “politicamente corretto” (tema ancora oggi molto controverso) non ha voluto abbassare la testa. Sulla questione, il creatore di Striscia ha deciso di applicare una linea durissima, particolarmente per tutelare la conduttrice svizzera. Ecco cosa ha dichiarato alla stampa:
Non si può andare contro a quello in cui io credo. Sul caso dello scorso anno abbiamo denunciato Diet Prada per il casino che ci hanno fatto sugli gli occhietti dei cinesi. Il loro comportamento è stato strumentale perché l’attacco non era rivolto a Striscia ma era diretto alla casa di moda ossia Trussardi: Michelle che c’entrava solo in quanto moglie di Trussardi. Chi non si allinea a Diet Prada viene attaccato. Cosa gravissima. Lo hanno fatto con Dolce e Gabbana e lo hanno fatto con noi. Una settimana prima che a Gerry Scotti e Michelle Hunziker venisse in mente di fare gli occhietti cinesi, su Rai Uno è andato in onda un siparietto comico sui cinesi mille volte più pesante. Al Primo Maggio c’è stata una parodia di un cinese di una canzone e nessuno di Diet Prada è intervenuto. Il giorno dopo la storia degli occhietti cinesi, ho suggerito a Gerry Scotti di far finta di aver mangiato il nostro cane. Ma lui non se l’è sentita.
Non è questa, tra le altre cose, l’unica volta che Diet Prada riesce in qualche modo a smuovere le coscienze della televisione italiana. Proprio grazie ai suoi attivisti (se così li vogliamo chiamare) una trasmissione come Tale e Quale Show è stata spinta ad eliminare l’utilizzo della blackface per le imitazioni degli artisti neri da parte di concorrenti bianchi.