Anche questa domenica, 5 novembre, su Canale 5 è andata in onda una nuova puntata di Verissimo. Silvia Toffanin ha accolto diversi ospiti nel suo studio, tra cui l’ex portiere della Juventus, Stefano Tacconi. Lo sportivo ha commosso tutti, parlando dell’aneurisma celebrale che lo ha colpito nell’aprile del 2022. Il malore è avvenuto mentre si trovava ad Asti per un evento benefico, per poi essere ricoverato d’urgenza. “Pensavo di essere immortale, ma dietro l’angolo c’è sempre qualcosa di inaspettato. Ed è capitato a me. Per fortuna c’era mio figlio in macchina”, ha detto cercando di trattenere le lacrime, davanti ad una Toffanin altrettanto commossa. Dopodiché, ha raccontato nel dettaglio il duro periodo che ha vissuto:
Non ricordo niente dei primi momenti. La riabilitazione è stata molto dura, pur essendo stato un atleta. Erano 25 anni che non entravo in palestra. Ho dovuto imparare di nuovo a parlare, a camminare. La mia famiglia mi è stata molto vicina. Ora mi dicono tutti che devono stare attento, l’emorragia può tornare e questo mi fa un po’ paura. Ma la mia famiglia, che mi è stata molto vicina, mi segue costantemente.
In studio con Stefano, è poi arrivato suo figlio maggiore, Andrea. “Quella mattina si era svegliato con un mal di testa. Non si sentiva bene, era pallido. Dovevamo andare a Asti per una fiera sulle figurine. Quando siamo scesi dall’auto, è crollato tra le convulsioni. Non respirava, l’ho girato su un fianco e lui ha ricominciato a respirare. Ho chiamato subito i soccorsi, il tempismo è stato fondamentale”, ha detto, ricordando quella mattina infernale.
Infine, Tacconi ha confessato di essere riuscito ad affrontare questo periodo anche grazie all’aiuto della fede: “A casa mi hanno dato un mausoleo di Padre Pio. Mia moglie porta giù tutto, statue, quadri, medagliette. Noi siamo devoti a Padre Pio da sempre. Per concludere questa esperienza dovevamo passare proprio da lì. Mia moglie mi prendeva la carrozzina, io le chiedevo “dove andiamo?” e lei “da Padre Pio”. Io le dicevo “ancora? siamo andati ieri”. Siamo andati davanti alla tomba e mi ha fatto stare lì 45 minuti a dire il rosario e a vedere la messa. Però un ringraziamento era necessario”.
Un’intervista commovente, che però non ha pienamente convinto tutti. Sui social, infatti, non sono mancate diverse critiche verso Silvia Toffanin e Verissimo. Secondo diversi utenti, è stato alquanto fuori luogo fare quest’intervista a distanza di così poco tempo dall’incidente, avvenuto ad aprile del 2022. A detta di molti, l’evento era fin troppo fresco e non avrebbero dovuto incentrare l’intera ospitata nel parlare di tutto ciò che ha dovuto passare Stefano.