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Francesca Fagnani si è catapultata nel mondo dello sport ed ha intervistato Gianmarco Tamberi, oro olimpico nel salto in alto a Tokyo 2021 e portabandiera azzurro alle Olimpiadi 2024 a Parigi che, purtroppo, a causa di un problema fisico, le ha disputate in condizioni più che precarie. Nel corso del faccia a faccia a Belve (la chiacchierata integrale sarà trasmessa in prime time su Rai Due martedì 26 novembre), ‘Gimbo’ ha inoltre parlato ampiamente del rapporto con suo padre, spendendo parole durissime nei confronti del genitore, accusato di avergli imposto scelte con metodi tutt’altro che morbidi.

Tamberi è stato allenato da suo padre per tanti anni. Dopo le Olimpiadi di Tokyo lo sportivo ha deciso di allontanare il papà dal suo team. Uno strappo su tutti i fronti. Infatti si è creata una profonda frattura professionale ma anche umana. Papà e figlio, da allora, non si parlano. ‘Gimbo’, in passato, ha descritto il rapporto con il genitore usando un termine fortissimo, vale a dire “orrendo”. A Francesca Fagnani ha spiegato che le cose non sono migliorate: “Non avere rapporto con mio padre è il fallimento più grande della mia vita”.

La giornalista e conduttrice ha quindi chiesto all’ospite quale sia stato il momento peggiore del legame con il papà. “Sono stati veramente tanti ed è questo il motivo per cui un rapporto si deteriora a tal punto” che “diventa complicato metterci delle pezze”, ha risposto l’atleta. All’origine della rottura e delle frizioni c’è il comportamento e i metodi di allenamento usati da Tamberi ‘senior’. Gianmarco ha parlato di regole imposte e non condivise:

“Un conto è imporsele, un conto è scegliere, un conto è qualcuno che sceglie per te. Un genitore deve aiutarti a prendere la strada giusta ma non obbligarti a scegliere quella strada. Io mi sono sentito in quel momento molto tradito dalla figura genitoriale”.

Belve, Gianmarco Tamberi: “Non amo il salto in alto”

Tamberi ha raggiunto l’olimpo nell’atletica leggera nella categoria del salto in alto. Eppure, sempre a Belve, ha confessato che non gli piace quel tipo di disciplina e che se avesse potuto decidere liberamente quando era adolescente, avrebbe preso una strada diversa, tentando di sfondare nel basket: “Ho giocato a basket fino a 17 anni. Se avessi giocato ancora a basket sarei stato meno orgoglioso, ma più felice. Fare quello che ami fa la differenza”. E ancora: “Non è così bello saltare un’asticella. Mi piace tuttora molto di più il basket. Ho dovuto fare quella scelta ma non amo quello che faccio”.

A Parigi 2024 si è consumato un dramma sportivo. Tamberi era il portabandiera azzurro ed era il favorito per l’oro olimpico. Si era preparato in maniera perfetta, come sua abitudine. Pochi giorni prima della gara il destino avverso lo ha messo alle corde. Ha avuto fortissime coliche.

Nonostante ciò, ha voluto scendere comunque in pista, ma, essendo fortemente debilitato, non è riuscito a farsi valere. “Ero a Parigi, sicuramente tra i favoriti. Mi sentivo forte, quello che è successo è stato il momento più brutto, sia come dolore fisico che mentale, che d’animo”, ha rivelato. Durante l’intervista ha anche rifilato una stilettata al collega olimpionico Thomas Ceccon per il famoso post di Pucci che il nuotatore ha condiviso contro di lui.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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