Valerio Staffelli puntuale come un orologio svizzero si è presentato a Coverciano: lo storico inviato di Striscia la Notizia, dopo la clamorosa debacle della Nazionale azzurra di calcio con la Macedonia del Nord (siamo di nuovo fuori dai Mondiali che si disputeranno a fine anno in Qatar), ha raggiunto Roberto Mancini consegnandogli il Tapiro d’Oro in formato gigante (il servizio completo sarà mandato in onda dal tg satirico di canale Cinque nel corso della puntata di lunedì 28 marzo). Come ha reagito il commissario tecnico della nazionale? Con filosofia…
“Il Tapiro gigante è più che meritato. Ero fiducioso, purtroppo ogni tanto le cose vanno male”. Così ha risposto Mancini dopo essersi trovato innanzi Staffelli che lo ha sorpreso con tanto di premio mastodontico trasportato su un camioncino. In effetti, per la storica disfatta azzurra al Barbera di Palermo non bastava soltanto un Tapiro d’Oro in formato originale.
“Ma io non mollo: ci riproviamo per il prossimo Mondiale”, ha aggiunto l’ex calciatore blucerchiato che ha accettato il Tapiro gigante con il sorriso (nella storia del tg satirico è la prima volta che un Tapiro d’oro gigante viene ritirato dal vincitore). Dunque Mancini, nonostante la sconfitta bruciante con la Macedonia del Nord, non ha fatto bizze e, anzi, ha pensato, saggiamente, di farsa una risata sdrammatizzante.
Staffelli, oltre ad aver consegnato il Tapiro ciclopico (Mancini ha fatto aprire i cancelli della sede della Nazionale a Coverciano per far entrare la troupe di Striscia la Notizia e per far depositare il premio), ha anche recapitato al c.t. il Tapiro classico, l’ottavo della sua carriera.
Mancini resta alla guida della Nazionale: niente dimissioni
Subito dopo la sconfitta dell’Italia con la Macedonia, in molti hanno chiesto le dimissioni di Roberto Mancini (molti anche coloro che si sono augurati che restasse al suo posto). L’ex stella della Sampdoria, dopo essersi preso qualche giorno di riflessione, ha annunciato che non mollerà. Oltre al commento rilasciato a Staffelli, ha sottolineato la sua decisione ad altri cronisti sportivi. “Ho parlato con il presidente Gravina – ha evidenziato – , siamo allineati su tutto e mi fa piacere. Ne riparleremo dopo la partita, ragioneremo con calma su quello che c’è da migliorare per il futuro”.
Quando gli è stato domandato da quali stimoli si sia lasciato guidare nella scelta di rimanere al timone degli azzurri, ha replicato: “Perché sono ancora giovane e volevo vincere Europeo e Mondiale, per il secondo mi serve ancora tempo. E poi mi piace il mio lavoro, so che posso divertirmi ancora molto e con i ragazzi posso riorganizzare qualcosa di importante”.