Cosa sta succedendo davvero tra Fiorello e il Tg1? Nei giorni scorsi si è parlato di una certa avversione da parte del Comitato di Redazione del telegiornale di Rai Uno nei confronti della scelta di inserire Fiorello nella programmazione mattutina. Rosario dovrebbe occupare la fascia oraria compresa tra le 7, circa, e le 8 con la sua Edicola Fiore, nel quale parla e analizza le notizie del giorno in chiave satirica e ironica. La possibilità di avere un programma satirico nella programmazione che appartiene al Tg1 ha fatto sì che il CdR si facesse sentire: hanno chiesto delucidazioni e le motivazioni editoriali alla base di questa decisione.
Se un paio di giorni fa l’impressione era che il Tg1 fosse sul piede di guerra con Fiorello, oggi sono arrivati dei chiarimenti in merito. Come riportato da Adnkronos, il CdR del Tg1 ha scritto una lettera sull’ormai caso Fiorello su Rai Uno. Hanno parlato di legittima difesa, non di attacchi o guerre:
“Care colleghe e cari colleghi, siamo sconcertati da come la legittima difesa di uno spazio informativo e del proprio lavoro, di fronte ad una decisione sulla quale non c’è stato alcun confronto o informativa con l’azienda, venga trasformato pubblicamente in uno scontro da cortile, tanto più odioso in quanto ci mette in contrapposizione ad un professionista come Fiorello che tutti noi amiamo e stimiamo”
Così comincia il comunicato del CdR, arrivato anche perché c’è stata una forte reazione da parte dell’associazione dirigenti Rai. Hanno invitato i giornalisti a valutare il valore del ritorno di Fiorello su Rai Uno per tutta l’azienda. Una valutazione che il CdR del Tg1 ha di sicuro fatto, ma restano poco convinti dello spazio a lui affidato. Hanno precisato di apprezzare la satira di Fiorello, tuttavia restano dubbi e perplessità:
“Chiediamo rispetto per il lavoro di tanti professionisti, che in questi mesi stanno cercando di raccontare al meglio al grande pubblico la quotidianità e gli eventi straordinari, facendo il proprio dovere di giornalisti del servizio pubblico. Invitiamo i colleghi che criticano la nostra difesa del Tg1 a informarsi prima di vergare i loro commenti”
Hanno confermato la volontà di avere un incontro con l’azienda su questo argomento. Quindi hanno fatto precisazioni su Fiorello, al quale hanno rinnovato stima e ammirazione. A lui hanno scritto una lettera che hanno deciso di rendere pubblica. Questa la lettera del Tg1 a Fiorello:
“Caro Fiore ti scriviamo in nome e per conto di tutta la redazione del Tg1, che nutre grande stima per il tuo lavoro e si diverte come tutti, da sempre, con le tue invenzioni televisive. Anche Renzo Arbore ebbe a che fare con un Telegiornale che si frapponeva fra la sua geniale Tv innovativa e l’informazione: era il Tg2 della notte”
Hanno ricordato di come il Tg e Arbore lavorarono insieme, la redazione fu avvertita e trovarono subito un accordo. Nacque una bella sinergia, “intelligente e proficua per vivere sereni e vincenti” hanno scritto. L’impressione insomma è che non si siano sentiti presi in considerazione e che vorrebbero invece far parte di questo progetto, considerando che sarà il Tg1 a perdere ore di informazione. Hanno spiegato tutto meglio nell’ultima parte della lettera, smentendo una guerra a Fiorello:
“Il Tg1 non è in guerra con nessuno, come scrivono i giornali, tantomeno con un artista del quale continuamente racconta le mirabili imprese televisive. Potevamo parlarne diffusamente con l’azienda, fare progetti insieme – come fece Arbore con il Tg2 – lavorando reciprocamente a vantaggio degli ascolti. Forse non sarai stato informato, come noi del resto, che il Tg1 da qui a giugno avrebbe perso quasi 150 ore di informazione. Forse non sai che molti colleghi lavorano per quel prodotto con grande passione nel nuovo spazio concordato con la rete dopo anni di trattative. Ci sarebbe piaciuto condividere con te e con l’azienda queste brevi considerazioni. Il Tg1 ama gli artisti e li promuove da sempre, porte aperte a tutti e nessuno scontro tra professionisti della Tv. I titoli dei giornali non hanno evidenziato questo rispetto per il lavoro reciproco, hanno parlato solo di guerra a Fiorello, per questo ci teniamo a sottolinearlo: Fiorello ci piace, ma con un progetto anche per il Tg1 e i suoi giornalisti”