Attimi di tensione tra Orietta Berti e Loredana Bertè a The Voice Senior. Nel corso della puntata in onda su Rai Uno venerdì 7 gennaio 2022 le due cantanti, vere e proprie icone della musica italiana, si sono confrontate sulla loro esperienza in Russia. Galeotta è stata la partecipazione, tra i concorrenti in gara, di Mr Zivago, un ex artista che ha trovato successo negli anni Ottanta a Mosca e in altri paesi dell’est con la hit dance Little Russian.
Dopo la performance dell’uomo – che non è riuscito a passare le Blind Audition a The Voice Senior – Orietta Berti ha confidato di essere stata la prima cantante italiana ad esibirsi in Russia. La 78enne ha spiegato di essere stata invitata perché nel suo paese d’origine, Cavriago in provincia di Reggio Emilia, è presente una statua di Lenin, il famoso leader bolscevico.
Un busto trafugato dalla Milizia fascista durante la campagna italiana di Russia e portato in Italia come ricordo di guerra. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale l’opera dedicata a Lenin è stata ritrovata in Toscana e restituito all’ambasciatore russo a Roma. In un secondo momento è stato però donato dall’URSS alla popolazione di Cavriago in segno di riconoscenza.
La confessione di Orietta Berti
“Sono stata la prima cantante italiana a cantare in Russia Al mio paese c’è un busto di Lenin donato dai russi negli anni Settanta e m’hanno chiamato per quello, per cantare là sette giorni su sette”, ha raccontato Orietta Berti a The Voice Senior.
“Lo sai che io ho rappresentato la Russia al Festival di Montreaux?”, ha subito replicato Loredana Bertè. “Ma perché hai dei parenti russi tu?”, ha domandato Orietta Berti alla collega. La sorella di Mia Martini ha negato con fare perplesso e a quel punto è intervenuto Clementino che con vivacità e ironia ha smorzato i toni.
“Io ho dei parenti che russano”, ha fatto sapere il rapper napoletano, divertendo così il pubblico in studio e da casa. Molti hanno apprezzato il gesto scanzonato di Clementino, indubbiamente un valore aggiunto per The Voice Senior.
La statua di Lenin a Cavriago
Ma perché l’URSS decise di donare il busto di Lenin proprio a Cavriago? La vicenda risale al 1918: durante un dibattito interno al circolo cavriaghese del Partito Socialista Italiano (la scissione che segnerà la nascita del Partito Comunista avverrà solo tre anni più tardi), fu votata una mozione, presentata dall’ala massimalista del partito, a sostegno del giornale socialista Avanti! e del suo direttore. Una copia di quella mozione finì a Mosca, sulla scrivania di Lenin.
Qualche tempo dopo il leader russo, al primo Congresso della Terza Internazionale Comunista, citò la mozione di Cavriago come dimostrazione del fatto che “le masse italiane hanno capito cosa sono i socialisti russi”. Tale fu l’eco di quella citazione che successivamente l’Unione Sovietica ritenne necessario rinsaldare l’amicizia con Cavriago dotando la cittadina di un suo monumento a Lenin.