The Voice Senior 2024 ha chiuso i battenti con la finale del 5 aprile. A salire sul gradino più alto del podio è stata quella forza della natura debordante e strepitosa di Diana Puddu del team Gigi D’Alessio. La cantante è stata talmente strabiliante in tutte le esibizioni che, nell’ultima puntata, ha confermato i pronostici stracciando tutti e beccandosi il 45,06% dei voti. Secondo Mario Rosini del team Arisa (28,40%), terza Sonia Zanzi del team Clementino (16,11%), medaglia di legno per Luca Minnelli del team Clementino (10,44%). Per la Puddu voto 10, devastante!. Ma 10 va in generale all’intero cast e al programma, confezionato con maestria. Funziona tutto, anche perché, per fortuna, non c’è stucchevole retorica o patina zuccherosa indigesta.
Coach, voto 8: buona parte della riuscita di un talent dipende dalla giuria. The Voice Senior già aveva trovato la quadra lo scorso anno. Per la nuova stagione un solo cambio: fuori i Ricchi e Poveri, dentro Arisa. Confermati invece Clementino, Gigi D’Alessio e Loredana Bertè. Ognuno ha il suo stile ben definito. E, fattore cruciale, è che il proprio modo di essere è dolcemente complementare a quello degli altri coach. Il ‘ruffiano’ D’Alessio si sposa a meraviglia con l’anima rockettara della Bertè, la simpatia e la sensibilità di Clementino sono un qualcosa di contagioso e che emoziona sul serio, la dolcezza e l’essere stralunata di Arisa vanno bene per tutte le stagioni. Che bella ricetta!
Antonella Clerici, voto 9: se a The Voice Senior si respira un clima di familiarità è anche merito suo. Non è invadente, non ha bisogno di strafare, c’è quando deve esserci e non cerca a tutti i costi il colpo ad effetto. Non si lascia nemmeno andare alla tentazione del pietismo, nonostante a volte ce ne sia l’occasione. Se nello show tutto fila liscia, naturalmente è anche per le sue capacità che non si scoprono certo oggi. Chapeau!
Gli sconfitti che non esistono, voto 10 e lode: a The Voice Senior non ci sono sconfitti. Il programma riesce a creare competizione, che è sempre un ingrediente che incuriosisce il pubblico, senza decretare perdenti. Certo la Puddu ha vinto e tutti gli altri no. Certo qualcuno non ha nemmeno superato la prima puntata non convincendo nessun coach. Ma mai si sono viste scene ‘crude’ di coach che se la prendono con i propri cantanti, cosa che accade praticamente in tutti gli altri talent. A The Voice regna il sorriso, è salvaguardata la competizione, si ascolta ottima musica e, soprattutto, si vedono persone over 60 che hanno voglia di continuare a mettersi in gioco. E questa scelta a quell’età è già una vittoria. Che lezione, che bello, che bravi!