Tiziano Ferro fa i conti con il suo passato. Un passato non semplice, anzi pieno zeppo di problemi. Perché la fama e il successo non sempre – spesso avviene proprio il contrario – sono oro luccicante e splendente, i Re Mida che donano la felicità, nonostante in molti credono sia così. Il cantante di Latina, infatti, spiega al Corriere della Sera (in edicola a partire da venerdì 16 ottobre sul magazine 7 – Sette) i profondi disagi provati, che vanno dalla bulimia (arrivò a pesare 111 kg) alla dipendenza dall’alcol, per poi passare alla difficoltà di fare coming out. Oggi Ferro è una persona profondamente diversa, che ha sconfitto i suoi demoni e sorride alla vita, essendosi liberato dai pesi che lo hanno afflitto per anni. Si è anche sposato in gran segreto con Victor nel luglio 2019, dopo tre anni di fidanzamento.
Tiziano Ferro e l’alcolismo: “Bevevo da solo”
“Una sera la band mi convinse a bere. E da lì non mi sono fermato più. Bevevo quasi sempre da solo, l’alcol mi dava la forza di non pensare al dolore e alla tristezza, ma mi portava a voler morire sempre più spesso. Ho perso occasioni e amici. Io ero un alcolista”. Così Tiziano Ferro descrive uno dei periodi più bui della sua vita, in cui ha rischiato di farsi risucchiare dal vortice dell’alcolismo. Il cantante parla di un demone che “ti guarda appassire in solitudine, mentre sorridi di fronte a tutti”. I problemi con la bottiglia non sono stati gli unici che l’artista ha affrontato. Ce ne sono stati altri. Lui stesso li descrive in modo tanto breve quanto incisivo: “Alcolista, bulimico, gay, depresso, famoso. Pure questo, famoso, mi sembrava un difetto, forse il peggiore”.
Tiziano Ferro: “Mi sono sentito perennemente umiliato”
Ferro narra come nell’adolescenza abbia sofferto parecchio. Racconta che non è mai stato il primo della classe, definendosi anzi anonimo, non bello, “per niente atletico e grasso”. Da qui gli scherni dei suoi coetanei che lo hanno etichettato come “ciccione e femminuccia”. In attesa perenne che qualcuno gli tendesse una mano (che mai arrivava) e si schierasse dalla sua parte, Tiziano si è sentito perennemente “frustrato, inca…ato e anche umiliato”. A salvarlo la musica, ancora a cui si è aggrappato per esprimersi in un mondo da cui si sentiva non capito e messo all’angolo. Con il successo sono poi arrivati i discografici che gli hanno messo pressione per affibbiargli una donna dello schermo, una fidanzata da copertina. Anche in questo caso, altre frizioni, con il mondo esterno ma anche con quello interno, il suo. Oggi tutto è finito, Ferro ha vinto, contro tutti e tutto, anche contro una parte di sé.