Alessio Sakara e i retroscena inediti di Tu Si Que Vales. Il campione di arti marziali (Mma), nonché fidanzato di Raffaella Mennoia (braccio destro di Maria De Filippi), in una lunga intervista a Tv Sorrisi e Canzoni ha parlato a ruota libera del programma di Canale 5 che continua a macinare record di ascolti. Alessio fa parte del trio di conduttori dello show, affiancando Martin Castrogiovanni e Belen Rodriguez.
C’è poi il vero motore della trasmissione, vale a dire i cinque giudici, tutti dei big: oltre alla già citata moglie di Maurizio Costanzo, Rudy zerbi, Gerry Scotti, Teo Mammucari e Sabrina Ferilli. Niente male! Sakara ha svelato come questi pilastri della tv si comportano nel dietro le quinte.
Circa i due conduttori che sono con lui in cabina di regia, ha dichiarato che senza dubbio “Belen è la più preparata”, mentre Martin è “il più folle”. Lui si ritiene il più “istituzionale e posato” del trio. Largo quindi ai giudici. A Maria De Filippi riconosce un acume senza eguali, supportato da una spiccata capacità di intuito e analisi:
“Vede una persona, non sa chi sia, ma in pochi minuti trova la chiave più profonda della sua anima”.
Miele anche per Gerry Scotti – nelle scorse ore il conduttore ha fatto sapere di essere risultato positivo al Covid. Alessio si avventura in un paragone calcistico, spiegando che appena mette piede in studio è “come vedere Totti scendere in campo; è un campione in tutto quello che fa”.
Circa la presunta severità di Mammucari, spiega che non si tratta di rigidità fine a se stessa, ma di semplice “onestà d’animo tipica della sua romanità”. Inoltre sottolinea che dire cose intelligenti e fuori dal coro è una prerogativa delle persone intelligenti. Parole di stima anche per Rudy Zerbi, che “non ha paura di nulla”, nemmeno di fare le figuracce. Nonostante ciò ha il pregio di rimanere “sempre autorevole”.
Alessio Sakara campione di Mma: la condanna nei confronti dei picchiatori di Willy Monteiro Duarte
Nelle scorse settimane l’Italia è stata scossa dal caso di Willy Monteiro Duarte, ragazzo picchiato violentemente e in seguito deceduto per le botte subite da parte di un ‘branco’. Un branco che ha visto protagonisti dell’efferatezza dei giovani praticanti di Mma. Sakara ha condannato senza appello l’episodio, parlando di “mele marce” che altro non hanno fatto che screditare uno sport che non ha nulla a che fare con vicende simili.
Da qui l’amarezza doppia di Alessio, che da un lato, come tutte le persone minimamente sensibili, è stato scosso dall’omicidio, dall’altro ha constato che inevitabilmente è stato gettato fango su una disciplina, l’Mma, che poco c’entra con tragedie di un certo tipo, imputabili a cause – culturali ed educative – che esulano dal praticare o meno le arti marziali.