A volte anche i migliori sbagliano. Oppure vale il detto: “Non tutte le ciambelle escono con il buco”. Ognuno scelga il proverbio che più lo aggrada, ma la sostanza non cambia: Ultima Fermata, ultimo progetto della Fascino Pgt, ossia la società di produzione di Maria De Filippi, è un flop. Sì, esatto, anche la moglie di Maurizio Costanzo è fallibile. Gli ascolti sono lì da vedere: dopo un esordio tiepido (2.099.000 spettatori, 12.3% di share), la situazione si è aggravata (1.892.000 spettatori, share all’11% nella seconda puntata) per poi capitolare ulteriormente (1.707.000 spettatori e il 10.6% di share). Numeri non in linea con i primi time di Canale Cinque e lontanissimi dagli show in prima serata di “Queen Mary”. Ebbene, cosa non va?
Innanzitutto, come ben sa il pubblico che segue la trasmissione, la De Filippi non è in video. A fare la voce narrante è Simona Ventura che è alle prese con l’ennesimo flop degli ultimi anni. Esempi? Game of Games arrivò addirittura ad essere sospeso dopo la terza puntata. Prima ancora La domenica Ventura, che fu trasformato in corso d’opera in La settimana Ventura. Pure in questo caso ascolti da dimenticare.
Attualmente è in onda tutte le domeniche insieme a Paola Perego con Citofonare Rai2, ma pure qui i risultati sono alquanto mediocri (solo la puntata sanremese ha superato il 5% di share, mentre domenica scorsa il programma si è fermato al 3,10%). Dunque? Che sta succedendo a “Super Simo”?
Sicuramente non è nel periodo migliore della sua carriera. E forse ciò è dovuto anche a delle scelte troppo avventate, come appunto quella di dire di “sì” a Ultima Fermata. La Ventura è “animale” da diretta, la sua esuberanza ha bisogno di spazio e non certo di essere relegata a “voce narrante”. Per questo la decisione di dire di sì a un progetto piuttosto moscio come Ultima Fermata è forse stato poco ponderato.
Dall’altro lato alla De Filippi va attribuito il peccato originale di Ultima Fermata: apprezzabile che lo show provi la via della psicoterapia e che tenti di approfondire le dinamiche di coppia in maniera più intensa rispetto a Temptation Island; il problema è che il ritmo è troppo blando e tutto è troppo lacrimoso. Resistere fino a notte inoltrata è dura.
Proprio per via di come è pensato lo show, risulta assai azzardato anche il posizionamento del programma all’interno del palinsesto di Canale Cinque. Forse sarebbe stato meglio “spezzettarlo” e provarlo il pomeriggio. Come si diceva, “non tutte le ciambelle escono con il buco” e “a volte, anche i migliori sbagliano”.