Domani sera andrà in onda Ultima Gara su Canale 5, il film con Manuel Bortuzzo e Raoul Bova insieme a tre grandi nuotatori italiani. Nel cast ci sono anche Filippo Magnini, Massimiliano Rosolino e Emiliano Brambilla, tutti insieme per raccontare il dietro le quinte della vita di un nuotatore. Il pubblico sta attendendo con trepidazione la messa in onda di questo film anche perché nel cast c’è anche Manuel Bortuzzo. Il ragazzo è costretto su una sedia a rotelle perché ha perso l’uso delle gambe in seguito a una sparatoria, di cui è stato vittima. Il Corriere della Sera ha intervistato Bortuzzo in occasione della messa in onda del docufilm, un’idea nata mentre il nuotatore era ancora in ospedale.
Ultima Gara è il primo film che vede Raoul Bova nel ruolo di regista, supportato da Marco Renda. L’attore ha incontrato Manuel dopo poche settimane dall’incidente, lo ha raggiunto in ospedale e gli ha proposto di far parte del film. Forse Raoul Bova non si aspettava di ricevere subito una risposta, infatti gli ha dato del tempo per pensarci. Ma Bortuzzo non aveva intenzione di rinunciare a questa esperienza. Nell’intervista infatti ha svelato:
“Raoul voleva mostrare cosa c’è dietro l’immagine vincente degli sportivi. Me ne ha parlato così e poi mi ha detto: pensaci. Ma io gli ho dato subito il mio sì: quando mi sarebbe ricapitato di fare un film assieme a lui”
Ha accettato subito. Per lui è stata un’esperienza unica, in quel momento sembrava forse una di quelle che capitano una volta nella vita. Non aveva bisogno di riflettere, nonostante solo qualche settimana prima avesse avuto l’incidente lui ha subito detto sì. E ha fatto bene, perché l’esperienza sul set gli è piaciuta! Ultima Gara è stato girato due anni fa, oggi Manuel Bortuzzo è cambiato:
“Oggi mi sento una persona un po’ diversa. Lì ero nel pieno dello sconvolgimento per quello che mi era successo. Ora sono cambiato, per fortuna in meglio”
Manuel Bortuzzo dopo l’incidente ha vissuto un lungo tempo di dolore e sofferenza, si è ritrovato improvvisamente a vivere un’altra vita ma ha deciso di cogliere il lato positivo anche in questo. Dopo l’incidente, ha raccontato, ha avuto la possibilità di fare esperienze che forse non avrebbe mai potuto fare, per esempio il film Ultima Gara. “Ho perso tanto, per questo mi piace notare quante cose sono successe che mai avrei pensato”, ha aggiunto. Vivere il set lo ha aiutato anche a comprendere di non essere l’unico a provare dolore, perché ha conosciuto altre persone arrivate impreparate alla sofferenza.