Diciamo che l’incontro ospitato dall’Unione Industriali per la celebrazione per i venticinque anni di Un posto al sole avrebbe potuto finire meglio. Giusto per usare un eufemismo. A scatenare il finimondo, in base a quanto riportano alcune recenti indiscrezioni di Repubblica, sarebbe stato nientepopodimeno che il direttore di Rai Tre, Franco di Mare con un’uscita molto infelice. Proviamo dunque a ricostruire insieme tutto quello che è accaduto nelle scorse ore (e nelle scorse settimane).
Partiamo dal presupposto che da ormai diverso tempo negli studi Rai di Napoli si respira una gran brutta aria. Il motivo è legato al cambio di orario della programmazione di Un posto al sole. Un’indiscrezione di Dagospia sul cambio di orario della soap per dare spazio all’ennesimo talk politico di Lucia Annunziata aveva infatti causato più di qualche malumore. A quanto pare, il nuovo amministratore delegato Rai Carlo Fuortes avrebbe dunque pensato alla collocazione delle 18:30 per Un posto al sole. Un orario che, chiaramente, potrebbe portare con sé un pubblico molto diverso rispetto a quello che da anni segue le avventure dei personaggi nel preserale delle 20:45
Queste voci circolate sui media avevano scatenato l’ira dei fan più affezionati della serie, che hanno duramente protestato contro questo cambio di orario firmando un vero e proprio manifesto. Fuortes aveva però tenuto a calmare tutti, sottolineando in un’intervista esclusiva concessa a Repubblica che la verità era ben diversa:
Nuovo programma su Rai3? Progetto a cui tengo molto, in fase di studio sia la fascia oraria sia la rete, ma non ho alcuna intenzione di ridimensionare o danneggiare Un posto al sole e il centro di Napoli, che anzi va valorizzato.
Ma che cosa c’entra in tutto questo Franco di Mare? Il direttore di Rai Tre è intervenuto in occasione di un incontro dell’Unione Industriali sul tema, con un’uscita che ha scatenato enormi polemiche.
Il cambio di orario era il vero problema di Napoli, come hanno fatto pensare gli intellettuali che hanno dato vita alla raccolta di firme? Non sempre cambiare significa migliorare, ma se si vuole migliorare bisogna cambiare.
A questo punto, il clima all’evento è subito diventato rovente. Fra i presenti più imbestialiti per questa uscita anche il padre della soap, Francesco Pinto, che ha controbattuto:
Anch’io ho firmato il manifesto contro il cambio di orario, ho la sensazione che Di Mare sia mal consigliato per due ragioni: la prima, lo slot pubblicitario nella fascia attuale ha fruttato molto e la seconda che l’innovazione la Rai se l’è un po’ persa, prova ne sia che una serie come ‘Mare fuori’, trasmessa dal 2020 su Rai 2, ha avuto più successo su Rai Play che nella rete. Tutto questo dibattito infatti è legato all’obsolescenza del concetto di rete. ‘Un posto al sole‘ non può essere trattato come un latifondo, lo spazio informativo che rivendica Di Mare lo fa già Rai 2.
Ma non finisce qui. Ad alzare la propria voce contro le affermazioni di Franco di Mare anche due attori della serie come Marzio Honorato, che da 25 anni interpreta Franco nella fiction, e Patrizio Rispo, che nella soap è Raffaele. “Ci vuole rispetto per il pubblico“ ha commentato Honorato, supportato da Rispo che ha aggiunto:
Il rischio del cambio di orario sembrava scongiurato. Credo che nessuna striscia di informazione potrebbe fare il 7 per cento di ascolto a quell’ora, e noi siamo un sospiro di sollievo in quella fascia oraria, tra le notizie dei Tg su tante sciagure.