Uomini e Donne: il matrimonio di Mario De Felice e Karen Scadà
Fiori d’arancio per due noti ex corteggiatori del Trono Classico di Uomini e Donne. Mario De Felice e Karen Scadà si sono sposati il 7 Ottobre del 2017. I due sono stati protagonisti della trasmissione di Maria De Filippi diverso tempo fa. Lui fu corteggiatore e scelta della bellissima Ramona Amodeo, lei tentò invece di conquistare il cuore di Andrea Offredi. Prima di conoscersi, De Felice è spesso finito al centro dell’attenzione anche a causa della sua storia d’amore con l’attrice Giuliana De Sio. In ogni caso, ad oggi, Mario è un papà e un marito felice al fianco delle sue donne. Non è infatti da trascurare il fatto che l’ex fidanzato della De Sio è diventato papà nel Luglio del 2017 e la sua piccolina si chiama Swamy.
Trono Classico Uomini e Donne: Mario e Karen si sono sposati, il matrimonio
Alla fine, Mario De Felice e Karen Scadà hanno deciso di coronare il loro sogno d’amore e di divenire una famiglia in tutto e per tutto attraverso il matrimonio. D’altronde, era l’ultimo passo da affrontare dopo la nascita della loro piccola Swamy. I due sembrano essere stati travolti da un amore folle, tant’è che dopo essersi incontrati per la prima volta non si sono mai più separati. Lui era uscito dalla relazione con Giuliana De Sio da soli quattro mesi, eppure si è sentito pronto per intraprendere una nuova storia. Il sentimento che li lega è così forte che hanno deciso di diventare genitori molto presto, per poi finire all’altare in tutta la loro bellezza.
Uomini e Donne: la vita di Mario De Felice e Karen Scadà dopo il Trono Classico
Mario De Felice e Karen Scadà rivelano i dettagli della loro storia d’amore nel corso di un’intervista rilasciata al blog di Isa&Chia. La coppia rivelò di essersi innamorata in modo totalmente naturale. L’ex corteggiatrice dichiarò infatti di aver apprezzato in De Felice la bellezza e la dolcezza, senza sapere che fosse un personaggio noto al mondo dello spettacolo. Noi di GossipeTV facciamo i nostri auguri ai novelli sposi.
