Valerio Scanu, in un colpo solo, ha fatto coming out e ha deciso di sposarsi, o meglio di farsi sposare visto che è stato proprio lui ha confezionare la proposta di matrimonio per il compagno Luigi Calcara, 32enne di Castelvetrano che insegna Ingegneria elettronica alla Sapienza di Roma. Il video della proposta è trapelato sui social domenica sera scorsa e in un amen è diventato virale. Scanu non aveva mai dichiarato la propria omosessualità: questione di riservatezza. Intervistato dal Corriere della Sera, il cantante vincitore di Sanremo 2010 si è raccontato a ruota libera, spiegando per filo e per segno l’amore condiviso con il professore, oltre a narrare in che modo la sua famiglia ha reagito al fatto che sia in procinto di sposarsi.
“In realtà ho semplicemente fatto la proposta di matrimonio all’uomo che amo. Non ho mai voluto etichettarmi in un modo o nell’altro, men che meno ho pensato di sfruttare a mio vantaggio un eventuale coming out”, ha dichiarato al quotidiano di via Solferino quando gli è stato domandato perché abbia deciso di uscire allo scoperto pubblicamente proprio ora. Storie con delle donne ne ha avute? “Sì, la più lunga di quasi un anno”. La prima relazione con un uomo è invece arrivata quando aveva 19 anni. Capitò a Roma, con un pugliese.
Circa il suo orientamento, la famiglia sa tutto da molti anni. “Ne ho sentito il bisogno a 20 anni. Ho pensato che se portavo nella loro casa una persona era giusto che sapessero quale ruolo ricopriva nella mia vita”, ha detto, aggiungendo di ricordare che il mattino successivo al suo annuncio suo padre doveva riaccompagnare all’aeroporto una sua amica. Questa lo vide piangere: “Lei alle 6 lo trovò che piangeva in cucina. Provò a consolarlo: “Non faccia così, tante coppie gay vivono felici”. E lui: “Io piango al pensiero che mio figlio si sia tenuto tutto dentro e abbia temuto di non essere amato da noi””.
Ora ka proposta di matrimonio. Papà Scanu non c’è più; è mancato a causa del maledetto Covid circa due anni fa. Mamma invece c’è. Come ha reagito? “Dopo averla fatta, sabato sera al compleanno di Luigi: ho mandato il video alla chat di famiglia. Mia mamma mi ha detto che è un passo importante, che bisogna essere sicuri, che lei non lo era ancora dopo anni. Figuriamoci. Per fortuna mia nonna è una donna di spirito e le ha risposto: “Infatti lui ti ha lasciato””. Huomour nero: “Sì lo so, humour nero. Ma è anche un modo per sdrammatizzare. Va bene così”.
E adesso che la proposta è stata fatta e accettata, quando si svolgerà il matrimonio vero e proprio. Giusto il tempo di organizzare i preparativi e le nozze saranno celebrate. Il musicista ha assicurato che si svolgeranno nel 2023. “Lo faremo nel 2023, non abbiamo deciso quando”. Dove? Lui è pugliese e il compagno siciliano. “Sarà a metà strada, per non scontentare nessuno”, ha sottolineato il diplomatico Valerio.
Spazio poi al legame con il professore. Tutto è cominciato da un messaggio social: “Mi aveva scritto su Instagram commentando una foto a luglio 2020. Ha un profilo privato e siccome non eravamo amici ho trovato il messaggio per caso. Abbiamo cominciato a chattare e il giorno stesso ci siamo conosciuti di persona”.
La famiglia Scanu ha subito accolto Calcara: “Sì, anche se non sono entrati in gran confidenza, come con mia madre: adesso se Luigi va in Sardegna per un convegno passa a salutarla anche senza di me”. Oggi la coppia porta avanti una sorta di convivenza a metà. Il cantante l’ha riassunta così: “Un po’ e un po’, abbiamo vite indipendenti. Io ho appena finito di sistemare la mia casa ai Castelli Romani, lui vive a Roma. Credo che anche dopo continueremo a stare da lui in settimana e da me nel weekend”.
Gelosia nel rapporto? Chi ne sparge di più? “Lui, ovvio! È siculo! Mi diverte provocarlo: “Guarda come mi guarda quello…”. E lui subito cambia espressione”. Infine Scanu ha descritto il compagno come un uomo “riservato, semplice, molto buono” che gli ricorda il padre , ossia una “persona di cuore, di sani principi“. Tra cotanto tripudio d’amore non mancano i litigi: “Sì, per sciocchezze. Tipo: “Stanotte non mi hai abbracciato abbastanza”, “Ma come fai a dirlo che dormivi?””.