News Vasco Rossi: l’odissea del Covid-19 e il rientro in Italia
Milena Gabanelli ha intervistato Vasco Rossi per il Corriere e gli argomenti trattati sono stati tantissimi, quasi tutti legati alla diffusione del Covid-19 che ovviamente ha spaventato anche la rockstar italiana. “Ero a Los Angeles – ha raccontato -. Quando ho cominciato a capire che la faccenda diventava seria ho cercato di rientrare in Italia”. Tanti però sono stati i problemi: Vasco l’ha definita un’odissea anche se alla fine ce l’ha fatta perché è riuscito a tornare “con l’ultimo volo che partiva da Los Angeles: il giorno dopo gli Usa hanno chiuso tutti quelli con l’Europa”. Il cantante si è soffermato anche sul fatto che il lockdown non ha cambiato moltissimo la sua vita perché non usciva molto neanche prima. “Ma questa esperienza – ha poi aggiunto – è stata molto forte anche per me… quando non potevo uscire neanche per una passeggiata mi sembrava una cosa pazzesca e poi non capivo il motivo: perché, dicevo, se vado da solo…”.
Vasco Rossi: l’affetto per Laura Pausini e le iniziative durante il Coronavirus
Fare i concerti per la rockstar è quasi vitale perché è proprio cantare che lo tiene in vita: “Per me – ha spiegato Vasco alla Gabanelli – fare i concerti è importante anche dal punto di vista psicologico. Io per fare i concerti mi devo tenere in forma, non mi devo lasciare andare: è un motivo per svegliarmi la mattina. Senza i concerti mi casca un po’ tutto”. E sono senz’altro in tanti gli artisti che condividono le sue parole. Artisti con cui Vasco si stava mettendo d’accordo per un fondo pensato per aiutare gli operatori dello spettacolo prima che fossero disposte nuove misure – i famosi 600 euro – dal governo: “Avevamo pensato di fare un fondo di solidarietà dove noi artisti avremmo, ognuno secondo le proprie sensibilità, depositato delle cifre. Avevo sentito anche Jovanotti, erano tutti d’accordo”. Al riguardo Vasco ha speso delle belle parole anche per Laura Pausini: “Sì, anche lei, io la chiamo Pausella, le voglio molto bene. Lei ha avuto l’idea di fare una lettera aperta e di firmarla tutti e chiedere aiuto a Conte, perché agli inizi di marzo quei lavoratori non erano neanche considerati”.
La sofferenza di Vasco: “Attonito, allibito e incantato”
Durante l’intervista Vasco si è soffermato anche sui suoi momenti di sofferenza e sul rapporto tra dolore e musica: “È sempre nelle sofferenze più grandi – queste le sue parole – che alla fine si va a pescare quando si scrive. Solo che lo fai quando sono già passate: nel momento della sofferenza non fai niente, soffri e basta. Io soffro e basta, non è che scrivo una canzone […] adesso sono troppo attonito, frastornato, allibito e incantato da questa situazione così pazzesca, da queste città vuote… una cosa allucinante, nelle scorse settimane sembrava di vivere in un film di fantascienza, di quelli che abbiamo visto ma mai avremmo pensato di vivere”. Il peggio sembra essere passato, e si spera che il senso civico di tutti noi non faccia ricadere l’Italia nel baratro.