Struggente intervista di Lorella Boccia a Verissimo. La conduttrice campana ha raccontato a Silvia Toffanin il lato non semplice della maternità, oltre ad affrontare il dramma vissuto, e mai del tutto risolto, per la morte di suo padre, deceduto un mese e mezzo prima che lei convolasse a nozze con il compagno Niccolò Presta. La coppia, poco più di un anno fa, cioè nell’ottobre 2021, ha accolto la figlia Luce Althea. Una gioia immensa che però ha avuto anche risvolti spigolosi. D’altra parte, seppur se ne parla poco, molte neo madri, nei primi mesi di vita dei loro frutti d’amore, vivono momenti di forte down emotivo e psicologico. E ciò è quel che è accaduto anche alla Boccia che si è confidata sinceramente e spontaneamente nel salotto di Canale Cinque.
“Tu sei stata male dentro”. Così ha introdotto l’argomento la padrona di casa di Verissimo. Lorella ha spiegato dettagliatamente il periodo difficoltoso che ha avuto dopo la nascita della sua piccina:
“Difficile da spiegare perché a volte quando ne parli con le persone… Scontato che sia la cosa più bella del mondo una nascita, ma è difficile spiegare quando arrivi a casa e c’è una bimba così piccola. Mi sono ritrovata a stare sola, la mia famiglia è a Napoli. Spesso mia mamma viene a Roma, ma la sua vita non è lì. Quando Niccolò era al lavoro, mi sentivo sola ed esplodevo a piangere. Mi sentivo spaesata. Chiamavo mia sorella e lei mi diceva che era tutto normale”
Silvia Toffanin ha dato manforte alla giovane mamma, sottolineando che quel che ha provato non è una sensazione inconsueta. Anzi è un qualcosa con cui tantissime neo madri si ritrovano a dover fare i conti. “Questa è una verità che va detta, tutto bellissimo ma poi noi ci sentiamo così, ci sono gli ormoni che non aiutano”, la ‘carezza’ che la conduttrice ha dato all’intervistata che si è lasciata andare al pianto.
Le lacrime di Lorella si sono fatte ancor più copiose quando la chiacchierata è finita sul tema riguardante il rapporto con suo padre. Una storia che ha avuto parecchi alti e bassi. Il genitore è sparito dalla vita della conduttrice per oltre due lustri. Prima però che morisse, la Boccia era riuscita a ricucire con lui, tanto che avrebbe voluto che il padre la accompagnasse all’altare.
“Non ne parlo spesso perché è una cosa che fa ancora parecchio male. Lui è sparito per 12-13 anni, compariva una volta a l’anno. Ero molto arrabbiata, ho tutte le ragioni per essere arrabbiata. Non mi sento in colpa. Però lui era mio padre e nel momento in cui a marzo ci siamo parlati per ricominciare è successi quello che è successo”, ha spiegato Lorella, piangendo a dirotto.
“Io – ha aggiunto – mi sono sposata a giugno, dopo tutto quella che era successo mi sono detta: “Giusto che mi accompagni lui all’altare”. Ed è venuto a mancare un mese e mezzo prima. Non ho risolto questa cosa, non so come potergli chiedere delle cose, di capire il perché di una serie di scelte”. I misteri attorno al comportamento del padre sono aumentati ancor più dopo il suo decesso e dopo che Lorella ha scoperto che il genitore, nonostante sia stato assente per lungo tempo, pare che si interessasse costantemente al suo percorso di vita.
“Tornando a Napoli qualcuno mi ha fermato e mi ha detto: “Tu sei la figlia di Peppe Boccia, tuo padre mi diceva questo e questo e questo di te”. Mio padre sapeva di me e cosa facevo durante le mie giornate. Io non sapevo che lui sapeva. Sapere queste cose ora, fa ancora più male. Non posso risolvere questa cosa, posso convivere con questo dolore”, ha concluso la conduttrice, con gli occhi totalmente ricoperti dalle lacrime.