Oggi domenica 27 Aprile a Verissimo, Silvia Toffanin è riuscita a compiere l’impossibile: ospita in studio per la prima volta Mauro Corona. Lo scrittore ospite fisso di Bianca Berlinguer ha scelto Canale 5 per raccontare la sua vita e per allontanarsi dal suo studio. Tra racconti intensi e battute tipiche dello spirito di Corona, arriva pure qualche frecciatina a Bianca Berlinguer ad altre presentatrici. Tuttavia, non è sfuggito un dettaglio: Mauro Corona si è presentato in studio con il volto insanguinato.
Sia il pubblico che ha commentato nei social sia Silvia Toffanin si sono subito accorti della profonda ferita sul volto dello scrittore. Cosa gli è successo? La conduttrice si è preoccupata e Corona ha parlato di un incidente avvenuto il giorno prima della registrazione. Una motosega ha perso il controllo e ha fatto partire alcune schegge. Corona non ha voluto ripulirsi perché secondo lui andare in studio per la prima volta con una ferita avrebbe fatto più scena. E con questo suo modo di prendere la vita, ha raccontato il suo rapporto con il vino (che preferisce non chiamare alcol) e la paura della morte.
Mauro Corona: la patente ritirata, il rapporto col vino
Della sua vita intensa, Mauro Corona ne ha parlato più volte, proprio anche in collegamento con Silvia Toffanin e attraverso i suoi libri. Ora è in uscita nelle sale un documentario in cui si racconta a cuore aperto dal titolo ”La mia vita finché capita” e ripercorre tutte le tappe della sua esistenza, dalle violenze del padre, alla demenza senile della madre, al disastro del Vajont. E elogiando lo stile delle interviste della Toffanin rispetto a tante altre che secondo lui non fanno parlare gli ospiti (chissà a chi si riferiva!), rivela parti di sé ancora nascoste. Come la grave depressione che lo ha colpito 5 anni fa e lo ha tenuto chiuso in casa per un anno e dal quale è uscito grazie all’aiuto delle medicine. Quell’esperienza è stata per lui rivelatrice, visto che aveva sempre deriso chi soffriva di depressione, ha cambiato il suo modo di vedere la vita.
Oggi Mauro Corona è in cura da uno psicologo a seguito del ritiro della patente per stato di ebrezza. Lui preferisce parlare di vino, che è più poetico rispetto all’alcol, e per lui il vino non è stato una dipendenza ma un modo per affrontare la vita con gioia. Ora ha smesso, tuttavia, questa sua passione per il vino gli ha portato non pochi guai. Come le denunce per ubriacatura molesta in luogo sacro e addirittura sequestro di persona di un uomo ateo costretto ad andare alla messa di Natale. Ma il motivo principale per cui ha deciso di smettere di bere è stato perché in alcune occasioni aveva offeso le persone a lui più care e questo non lo tollera.