Tv del dolore a livelli altissimi, esagerati. A Verissimo, nella puntata di domenica 24 settembre 2023, è stata ospite Paola Caruso per parlare ancora una volta dei problemi di suo figlio Michele di 4 anni. Secondo quanto raccontato dalla showgirl il piccolo nei mesi scorsi è stato vittima di un caso di malasanità mentre si trovava in vacanza in Egitto. Per via di una puntura ha iniziato ad accusare un serio problema alla gamba. Sempre a detta della Caruso il figlio potrebbe aver riportato danni permanenti.
Lo scorso 24 aprile Michele si è sottoposto a un’operazione all’ospedale Gaslini di Genova. “Sei ore di intervento, in anestesia totale – ha narrato la Caruso -. Era l’unico modo per tentare di farlo camminare. Ero terrorizzata, io avevo paura e non sapevo se farlo operare o no. Poi tutti i dottori mi hanno detto che bisognava intervenire e quindi ho detto sì”.
I medici che hanno eseguito l’operazione hanno spiegato che “l’intervento tecnicamente è andato bene ed ora bisogna aspettare che la natura faccia il suo corso”. Di recente il piccino ha fatto una visita di controllo. “Il dottore mi ha detto che sperava che la situazione fosse migliorata di più”, ha detto la Caruso piangendo.
Verissimo, così è tv del dolore: che senso ha?
Verissimo non si è accontentato di mandare in onda l’ennesima intervista lacrimante di Paola Caruso. L’ha persino filmata in ospedale, il giorno precedente e il giorno stesso dell’operazione a cui si è dovuto sottoporre Michele. Una brutta pagina di televisione: che senso ha per un rotocalco del piccolo schermo riprendere (mai in viso) un bimbo prima di un intervento? Che senso ha vedere una madre, in questo caso la Caruso, piangere prima di un’operazione? E perché la showgirl continua ad andare in tv a piangere? Che senso ha confezionare una simile “tv del dolore”?
Naturalmente non c’è nulla di male se una madre piange per la salute precaria di un figlio. Ci mancherebbe! Ma qui pare che si sia innanzi a un qualcosa di differente, ossia a una spettacolarizzazione del dolore.