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Dopo 12 anni di silenzio, controbilanciato da un trambusto mediatico rumorosissimo, Veronica Lario torna a parlare a Silvio Berlusconi. E per la prima volta dopo l’arcinota vicenda delle “cene eleganti” lo fa con il cuore in mano e non per mezzo legale. Dopotutto nei momenti critici, dissapori, screzi, litigi e incomprensioni, lasciano spesso spazio all’umanità che alberga in tutte le persone. A maggior ragione se quelle persone hanno condiviso un lungo percorso di vita assieme, tra alti e bassi, nella buona e nella cattiva sorte. Così Veronica, quando ha saputo che Silvio aveva contratto il Covid-19, ancor prima che fosse ricoverato al San Raffaele, ha preso carta e penna e gli ha scritto. Perché alla fine, la sua storia, seppur si è conclusa in modo burrascoso, non può essere solo aule di tribunale e colpi ad effetto avvocateschi; è anche affetto e amore.

Veronica Lario dopo 12 anni scrive a Berlusconi: “Sono addolorata”

Come spiega il quotidiano La Repubblica, Veronica Lario ha fatto pervenire all’ex marito, tramite la segreteria del partito di Forza Italia, un messaggio. Dopo dodici anni di cupo silenzio, ecco le parole che l’ex moglie ha scritto: “Sono addolorata e anche un po’ preoccupata, ma lo scenario clinico ora mi sembra abbastanza confortante e i miei figli mi hanno rassicurata, mi dicono di stare tranquilla”. Parole che, come sopra detto, sono giunte ancor prima del ricovero del leader politico. E che suonano come una sorta di piccola tregua nelle dinamiche che sono venute a crearsi dopo la separazione. Eh sì, perché da allora i due ex coniugi non hanno avuto più alcun contatto, non si sono più visti e ogni questione relativa al loro caso è stata comunicata attraverso persone terze, vedi Gianni Letta, Niccolò Ghedini e la fidata segretaria di palazzo Grazioli, Marinella.

Berlusconi, Veronica Lario e la preoccupazione per i figli

Sempre La Repubblica afferma anche che Veronica non solo è preoccupata per l’ex marito, ma anche per i figli anche loro risultati contagiati. A ferirla “il sospetto che Berlusconi possa essere stato contagiato da Barbara o Luigi”. La Lario non accetta l’attribuzione di una colpa, l’identificazione di un “untore”. In tutta questa vicenda, una cosa emerge portando con sé un po’ di positività: il fatto che dopo più di un decennio Veronica è tornata a parlare a Silvio con affetto. E chissà che in futuro, se tutto dovesse andare bene, magari alla cerimonia delle nozze di Luigi, sia Berlusconi sia la Lario possano sedersi al medesimo tavolo. Non certo per dare vita a un ritorno di fiamma. Semplicemente per essere presenti assieme a un evento importante per il figlio, da mamma e papà “uniti”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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