“Vorrei che tutti leggessero il pezzo di Paolo Festuccia su La Stampa del 28 maggio scorso. Forse si capisce di più di quale Rai – Servizio Pubblico- stiamo parlando.” Questa la breve didascalia che Roberto Sergio, nuovo Amministratore Delegato Rai, ha scelto a corredo dell’ultimo post sul suo profilo Instagram. Si tratta di una fotografia che riprende l’articolo uscito sul quotidiano “La Stampa” nella giornata di domenica scorsa, 28 maggio, nel quale Sergio ha smentito le voci che vedrebbero il governo in carica “controllare” da vicino le nomine Rai per la prossima stagione televisiva. L’amministratore Delegato della Rai ha voluto quindi rispondere alle critiche e mettere fine alla polemica creatasi intorno agli addii di Fabio Fazio e di Lucia Annunziata alla televisione di Stato.
Le accuse e gli addii
L’intervista è iniziata come si suol dire “con il botto”, partendo dalle accuse che sono state rivolte a lui e al Direttore Generale Giampaolo Rossi circa la loro presunta volontà di voler trasformare la Rai in “TeleMeloni”. A queste illazioni Sergio ha risposto secco: “Ma quale “Telekabul o TeleMeloni d’Italia… Ti pare, uno con la mia storia, democristiano da una vita che conosce come pochi altri il ventre e la pancia di quest’azienda si mette a epurare qualcuno…”. Insomma il nuovo Amministratore Delegato della televisione pubblica è stato piuttosto chiaro: non ci sarebbe alcun tentativo di appropriarsi della Rai da parte del Governo e nessuna volontà da parte sua di permetterlo.
Proseguendo con l’intervista Sergio ha parlato dell’addio di Fabio Fazio e Annunziata. In particolare la domanda alla quale si è trovato a dover rispondere si riferiva ai possibili sostituti dei due giornalisti, che hanno deciso di dare forfait per la prossima stagione televisiva dopo anni di collaborazione con la Rai. Stando alle parole di Roberto Sergio sarebbe ancora troppo presto per poter dare qualche nome: “Per mia fortuna conosco perfettamente l’azienda e conosco anche tutti i molteplici aspetti che la contraddistinguono, così come conosco pregi e difetti dei professionisti che ci lavorano, insomma, conosco quelli bravi e anche quelli meno bravi: cercheremo di utilizzare il meglio che c’è per rendere la Rai leader negli ascolti e nel rispetto del pluralismo.”
La polemica per il dibattito di Giorgia Meloni su Rainews24
Altro argomento scottante è stato quello del dibattito creatosi intorno alle parole che la premier Giorgia Meloni avrebbe pronunciato durante il comizio tenutosi a Catania in occasione della chiusura della campagna elettorale del candidato sindaco Enrico Trantino, sostenuto dal Centrodestra. Roberto Sergio ha semplicemente replicato affermando che: “La Rai è un grande patrimonio pubblico, è di tutti. Plurale e più che mai centrale nel racconto del Paese, di tutte le stagioni che ha attraversato dal dopo guerra ad oggi. Anche sul nodo dell’informazione ho voluto ribadire non solo la necessità ma la centralità e l’importanza di una corretta rappresentazione del dibattito politico.”
I primi successi e il ritorno del comitato editoriale
Non è poi mancato uno spazio per le gratificazioni personali. Sergio ha infatti fatto riferimento ai primi successi ottenuti in questo primo e breve periodo di mandato: “In appena nove giorni abbiamo fatto le nuove nomine, l’accordo con i sindacati per la revoca dello sciopero e per la prima volta nella storia un Papa è entrato in uno studio televisivo, se vi sembra poco…”. Il riferimento è ovviamente alla recente visita di Papa Francesco agli studi Rai di Saxa Rubra. Il Pontefice sarà ospite di una puntata speciale di “A Sua Immagine”, condotto da Laura Bianchetti, che andrà in onda su Rai 1 domenica prossima, 4 giugno, alle 9:30.
Per concludere l’amministratore delegato ha anche anticipato il ritorno del tanto desiderato comitato editoriale Rai che sarà utile al fine di discutere e confrontarsi meglio sugli obiettivi editoriali. Stando alle parole di Sergio il comitato sarà composto da lui, dal direttore generale e tutti i direttori di genere della Rai: “Ora torna la collegialità. Alle riunioni ci sarà il direttore della distribuzione, Stefano Coletta che mi ha ringraziato per il ruolo che gli ho proposto nella nuova squadra di vertice.”