Cresce l’insofferenza verso gli influencer. Un fenomeno che si sta facendo sempre più intenso. A dare impulso a tale dinamica ha senza dubbio contribuito lo scandalo che ha travolto Chiara Ferragni, anche se spie di malcontento tra la gente comune già c’erano prima del pandoro-gate. Di recente si sono persino verificate situazioni in cui le persone hanno protestato talmente forte sui social che diverse strutture alberghiere che hanno ospitato gratis dei volti noti in cambio di sponsorizzazioni sono state costrette a chiudere i commenti sui loro profili. Un paradosso: ci si affida a figure conosciute per avere più visibilità e un positivo ritorno d’immagine per poi ritrovarsi a silenziare. Chi c’è finito di mezzo?
Clarissa Marchese e Federico Gregucci, coppia sbocciata a Uomini e Donne, di recente ha soggiornato all”iGV Club Santagiusta, situato sul mare della Sardegna in zona Costa Rei. “Supplied” ha scritto la coppia in diversi post, con tag alla struttura. Non è finita bene. L’hotel si è ritrovato una raffica di commenti di utenti inferociti sul proprio account Instagram. Per lo meno non hanno silenziato le reazioni, sono tutt’ora ben visibili e fanno ben comprendere l’aria che tira sul marketing volto a ospitare gli influencer gratis in cambio di post e Stories.
Altro caso simile è quello che ha viso protagonisti Aurora Ramazzotti e il Mangia’s Brucoli (Sicilia). Anche qui c’è stata una partnership. E anche qui non è finita bene. La struttura ricettiva ha deciso di limitare i commenti negativi. Chissà perché non li lasciano visto che tutti si riempiono sempre la bocca dicendo di essere “trasparenti e bla bla bla”.
Come poi non citare il Pullman Almar Timi Ama Resort & Spa che ha fatto alloggiare Marina Di Guardo, cioè mamma Ferragni. Pure qui niente pagamento, la moneta sono state dei contenuti social delle ‘vip’. Morale della favola? Anche in questo caso l’hotel si è trovato il profilo social zeppo di proteste. Cosa fare? Meglio silenziare il tutto, commenti chiusi. Alé!
Stessa cosa è capitata qualche giorno prima a Chiara Ferragni che è tornata a fare una partnership dopo lo scandalo dei pandori. Ha ‘collaborato’ con il Cap Vermell Grand Hotel di Palma de Maiorca. Medesima musica degli esempi qui sopra riportati: l’albergo è stato invaso di reazioni durissime da parte della gente comune. Solito epilogo, chiusi i commenti.
Pare proprio che soffi un nuovo vento su un certo modus operandi da parte di alcune star del web e di alcune realtà imprenditoriali. In tal senso è curioso pure notare ciò che è accaduto al brand Atelie Emé che ha fornito gli abiti da sposa a Cecilia Rodriguez e Diletta Leotta. I post Instagram relativi alle neo spose ‘brandizzatissime’ sono stati commentatissimi. Da segnalare che tra le migliaia di opinioni sulla bellezza o meno dei capi d’abbigliamento, sono spuntate diverse persone che, protestando, hanno spostato il focus su un altro tema, ossia quello del dare gratis il vestito a persone che possono tranquillamente pagarselo.