Vittoria Schisano è una donna speciale. Molti l’hanno capito guardando l’attrice a Ballando con le Stelle e questa intervista non fa che testimoniare ancora di più quanto Vittoria sia un’anima bella, pura e battagliera. Una donna determinata, che pur di essere felice ha percorso un cammino tortuoso, fatto di sacrifici, lacrime e dolori. Ma che oggi le ha regalato la cosa più importante: la serenità. Un percorso, quello di Vittoria, che può essere sicuramente di grande aiuto per tante altre persone che hanno voglia di prendere la vita a morsi. Nel varietà di Milly Carlucci Vittoria è riuscita finalmente a realizzare quel sogno che aveva da bambina: danzare. E l’incontro con il ballerino e maestro Marco De Angelis ha reso tutto più magico e speciale. Anche se non è stato sempre facile vista la recente intossicazione alimentare di Marco…
Vittoria, come stai? Sei più tranquilla ora che in sala prove è tornato Marco?
Io sto bene e sono super contenta di fare questa esperienza e di tutto quello che mi sta regalando questo spettacolo. L’amore che mi circonda e l’affetto del pubblico diventa più importante giorno dopo giorno. Marco è rientrato, non so sinceramente se sabato sarà in grado di ballare. Ancora non sta bene, è molto debilitato. Ballare comporta uno sforzo fisico importante e vedremo nei prossimi giorni. Non è in piena forma. È stato bello rivederlo, tra noi è nato un rapporto emotivo che va al di là della danza. Mi mancava, mi dispiaceva per lui, mi dispiaceva non poter continuare con lui. Anche se mi reputo molto fortunata per la presenza di Samuel Peron: è stato un dono.
Quindi potresti ballare di nuovo con Samuel Peron?
Non lo so, non sono decisioni che prendo io. Anche sabato scorso non ho deciso io. Io volevo ballare da sola per una questione di coerenza. Ma poi parlando con Marco e con la direzione artistica ho visto che non era possibile per tanti motivi. A differenza di Elisa o Gilles ero in sfida ed ero tornata in Rai solo venerdì perché ho dovuto attendere l’esito del tampone. Samuel è un amico da prima di Ballando con le Stelle. Per me è stato come un fratello maggiore arrivato a consolare la sorella in un momento di difficoltà. E questo si è visto pure nel ballo.
Hai riscontrato delle differenze tra Marco De Angelis e Samuel Peron?
Assolutamente. Marco è molto più dolce nei miei confronti. Per lui, come per me, è la prima esperienza a Ballando con le Stelle. Lui l’ha fatto in Australia lo scorso anno ma in Italia è la prima volta. Leggo nei suoi occhi lo stesso entusiasmo che c’è nei miei e questo ci accomuna molto. Samuel fa Ballando da quindici anni e ha dodici anni più di Marco. Samuel è il fratello maggiore in tutti i sensi che ti riempie di ca***atoni per far uscire il meglio di te e farti arrivare preparata all’esame.
Nell’ultimo periodo si è parlato molto del tuo rapporto con Marco: siete dunque una coppia a tutti gli effetti?
In un certo senso ti ho già risposto dicendo che c’è un rapporto emotivo che va oltre la danza e oltre la sala prove. Io voglio bene a Marco, così come lui vuole bene a me. Se lui sta male, sto male io. Se sto male io, sta male lui. Sicuramente c’è un grande affetto tra di noi. Quando Marco non c’è mi manca. Noi ci somigliamo molto, ecco perché ci siamo avvicinati così tanto. Abbiamo due famiglie e due tipi di educazioni molto simili. In qualche modo l’uno si riconosce negli occhi dell’altro. Così come ci avvicina il fatto di fare insieme per la prima volta questa esperienza a Ballando con le Stelle. Marco è una persona speciale, a differenza di altri uomini è andato oltre la mia fisicità, è andato dritto all’anima. Ha capito perfettamente chi sono, si è rivolto a me con rispetto e delicatezza. Marco è una persona che vorrei nella mia vita anche quando Ballando finirà. È una persona a cui voglio bene e che stimo: per me è impensabile non vederlo o non sentirlo più dopo la fine del programma. Poi è chiaro che il tempo e la vita risponderanno alle nostre domande…
Con chi altro hai legato a Ballando con le Stelle?
Con Gilles Rocca. Sembra un po’ burbero ma invece è un fratello, mi è venuto a confortare in un momento di cedimento. Ti coccola e ti rassicura dietro le quinte. Mi piace quando parliamo, mi è molto vicino. Ho un bellissimo rapporto anche con Elisa Isoardi e Alessandra Mussolini.
Avevi dei pregiudizi su qualche concorrente e poi ti sei ricreduta?
Io sono entrata senza preconcetti, sono una persona che non ha preconcetti e odia chi li ha. Prima di avere un pensiero su una persona dobbiamo avere l’umiltà di conoscerla. Mi dispiace quando il giudizio si fa alla persona e non alla performance. Alessandra Mussolini è stata per me la scoperta. Non la conoscevo, la guardavo da casa e avevo di lei l’idea della donna battagliera. Vederla così emotivamente esposta, vera e a tratti fragile è stato un bel regalo. Mi è dispiaciuto vederla così attaccata, quasi offesa. Non è bello.
Puntualmente la Mussolini discute con Selvaggia Lucarelli e in una puntata anche tu hai avuto un battibecco con la giurata: c’è stata la possibilità di un chiarimento dietro le quinte?
Con Selvaggia è impossibile chiarirsi, è impossibile avere un chiarimento perché è lei a non volerlo. Così come non lo vuole con me non lo vuole con nessuno. Lei di professione è “selvaggia” e a una certa conviene fare il suo gioco. Mi dice di essere brava, che so ballare bene ma il suo voto è sempre lo stesso: sette. Che per me è un sette politico, non mi ha mai dato meno di sette perché sarebbe sporco. A differenza di altri miei colleghi che ballano meno di me e ai quali ha dato voti più alti. Si nasconde dietro il fatto che non do nulla oltre al ballo: in tutta onestà penso di aver dato molto e di avermi fatto conoscere per quella che sono. Prima di iniziare questo percorso ho messo in conto il fatto che bisognava mostrare il personaggio e la persona ma pure questo non le è andato bene. La mia storia quasi le dà fastidio, ha provato a banalizzarla dicendo: “Andiamo avanti, sappiamo chi sei”. Ma che ne sa? Al massimo sapeva che prima mi chiamavo Giuseppe e ora Vittoria.
Indubbiamente la tua è una storia molto forte: hai mai ricevuto proposte da parte di reality show?
Certo che sì ma per educazione non dico quali. Ho ricevuto proposte da quasi tutti i reality ma ho sempre detto di no. Non per snobismo, perché non mi appartiene, ma semplicemente perché in questo momento non ho nulla da dire in quel tipo di contenitore. E poi ho sempre voluto fare Ballando con le Stelle e ora lo sto facendo. Con il ballo c’è un rapporto d’amore-odio, da piccola mi è stato negato ed era un sassolino che volevo togliermi dalla scarpa.
Secondo te chi vincerà Ballando con le Stelle 2020?
Elisa Isoardi e Raimondo Todaro.
Non credi di avere qualche possibilità anche tu?
Non credo anche se ad oggi penso di ballare molto meglio dei miei colleghi. Non perché io sia diventata all’improvviso una ballerina professionista o Lorella Cuccarini ma vedo come ballo io e vedo come ballano gli altri. In tutta onestà mi trovo più brava. I voti che ricevo sono comunque più bassi: molto probabilmente non votano solo il ballo ma anche tutta una serie di cose.
A Ballando con le Stelle hai dedicato il tango a tuo padre che non c’è più: come ha reagito tua madre?
Si è emozionata, ha pianto per tanti motivi. Perché mio padre non c’è più e perché sa quanto avrei voluto fare questo ballo con lui. Nel mio libro La Vittoria che nessuno sa (uscito nel 2017, ndr) menziono mio padre e quel ballo che non siamo riusciti a fare. Il ballo è una costante nella mia vita, un tango con mio padre l’ho sognato fin da bambina. Nella mia vita non ho né rimpianti né rimorsi. Il mio unico rimpianto è proprio quello di non essere riuscita a ballare con mio padre quando era in vita.
Ho letto che prima di sottoporti all’intervento di vaginoplastica in Spagna il tuo seme è stato congelato: in futuro speri di diventare mamma?
Oggi desidero sposarmi con l’uomo dei miei sogni. Per me un figlio è la conseguenza di un amore tra due persone e quindi se mi sposerò e avrò un marito e se tutte e due avremo voglia di avere un figlio lo faremo. In quel caso non servirà neppure il mio seme ma di sicuro una madre surrogata.
Quindi non prenderesti mai la decisione di fare un figlio da sola?
Ci sono donne che scelgono di avere un figlio a prescindere dal matrimonio e dal progetto uomo-donna. Una famiglia può essere formata anche da mamma e figlio. Non è il mio caso: pur rispettando chi fa scelte diverse io mi vedo in una famiglia tradizionale. È assurdo questa cosa detta da me eppure è così.
Quali sono invece i tuoi sogni lavorativi? Cosa vorresti fare dopo Ballando con le Stelle?
Mi piacerebbe fare Sanremo. Sarebbe un grande sogno che si realizza: scendere la scalinata dell’Ariston per me significherebbe davvero aver realizzato tutti i sogni ed essere trattata al pari di altre mie colleghe che sono scese da quelle scale prima di me. Sarebbe la realizzazione di una favola. Poi mi piacerebbe tornare a Un posto al sole: è una famiglia, mi hanno dato moltissimo sia sul set che con il mio personaggio, Carla Parisi. Entrare tutte le sere in modo così prepotente, educato e sensibile nelle case degli italiani mi ha dato la possibilità di portare degli argomenti interessanti. La Rai deve fare servizio pubblico anche raccontando determinate storie. Quando per strada incontro bambine di 8 anni che mi dicono “da grande vorrei essere come te” o mamme che affermano “vorrei una figlia come te”, significa davvero aver fatto bene il mio lavoro. E credo che il compito di un personaggio pubblico sia quello di dare dei messaggi importanti. Se io riesco a portare un messaggio di speranza, un sorriso in un momento difficile, sono molto felice e onorata.