Vittorio Magazzù, il Leonardo di Rosy Abate a Verissimo. Il racconto personale sul padre che non c’era: “Solo i morti non chiamano mai”
Vittorio Magazzù, star di Rosy Abate (nella fiction è Leonardo, il figlio della protagonista), è sbarcato per la prima volta a Verissimo, concedendosi al microfono di Silvia Toffanin. “Sarà un grandissimo finale” ha esordito, riferendosi all’ultima puntata della fiction in onda tra pochi giorni su Canale 5. Spazio anche al Vittorio privato, a quel ragazzo classe 1997 originario di Palermo che ha ‘tradito’ la famiglia (molti dei suoi parenti indossano la toga) per abbracciare la recitazione. Giurisprudenza? No, grazie. La passione per diventare attore è troppo forte. Così Magazzù intraprende la sua strada fin da adolescente. Oggi ce l’ha fatta, proprio grazie anche alla famiglia: “Mi hanno sempre sostenuto.”
Il racconto sul padre: Vittorio Magazzù si confessa con Silvia Toffanin
Durante l’intervista Vittorio ha anche parlato del padre che non ha mai visto fino ai 6 anni. “Giocavo a calcio e quando vedevo gli altri bambini con i loro papà ho iniziato a chiedermi perché il mio non c’era”, narra. A un certo punto ha, però, deciso di affrontare la madre di petto: “Dimmi la verità mamma, papà è morto vero?”. L’attore racconta che la madre sbiancò pronunciando uno stringato “Perché?”. “Perché solo i morti non chiamano mai”, la fulminea risposta dell’allora piccolo Magazzù. Poi quel padre lo incontrò. “Non era come me lo ero immaginato, era una persona normale”, sorride, chiudendo l’aneddoto.
“Giulia la stimo tantissimo come attrice e come persona”
Magazzù ha anche parlato del suo rapporto fuori dal set con Giulia Michelini. “Giulia la stimo tantissimo come attrice e come persona; è umile, condivide e ascolta. Nella vita è molto importante ascoltare”, dichiara circa il feeling professionale e amichevole che lo unisce alla collega. Infine rilascia un’anticipazione molto succosa sul finale di Rosy Abate. Lei morirà? “Non si può dire, ma morirà qualcuno di importante”.