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Stando a quanto riporta Adnkronos Wanda Nara è stata denunciata al Garante della privacy e a quello per l’Infanzia e l’adolescenza da parte del Codacons. Il motivo starebbe nell’uso illecito dell’immagine dei minori, delle sue figlie Francesca e Isabella in questo caso, per fare pubblicità soprattutto al brand – si fa notare nell’esposto dell’associazione dei consumatori – che lei stessa usa. Al momento la Nara non ha ancora replicato e non sappiamo se lo farà in futuro, vista la delicatezza della questione, ma è certo che per il momento non intende cambiare il modo in cui aggiorna i propri social network: gli ultimi post infatti risalgono a pochi minuti fa e hanno come protagoniste ancora le figlie che tra l’altro sembrano divertirsi moltissimo con gli amici e la mamma. Ma vediamo quali sono le ragioni del Codacons.

Wanda Nara denunciata, Adnkronos riporta esposto Codacons per le figlie

Adnkronos ha anticipato i contenuti dell’esposto dell’associazione che si è detta preoccupata per il modo in cui Wanda gestisce l’immagine delle proprie  figlie, truccate come adulte e con marchi di estetica in evidenza che “potrebbero realizzare – questo ciò che si legge nel comunicato – una forma di pubblicità occulta”. Si tratta di accuse pesanti, forse ancor di più di quelle mosse contro Fedez e Chiara Ferragni, visto che tirano in ballo i figli e indirettamente anche questioni legate alla genitorialità. Come riporta Adnkronos, il Codacons ritiene che le immagini in cui i bambini sembrano pubblicizzare questo brand siano assolutamente pericolose perché “con esse si veicola l’identità e l’intimità di un bambino in tenera età e lo si fa attribuendo ad un viso di bambina il corpo di una donna”.

Denuncia Codacons Wanda Nara: l’Associazione a tutela dei minori contro i rischi del Web

Il documento prosegue citando un altro rischio che riguarda in realtà questioni più generali di sicurezza, cioè il fatto che le foto e i video delle bambine siano pubblicate su un social network la cui utenza non è conosciuta a fondo dalla Nara; in altri termini – si legge nel documento – chi ha dato garanzie a Wanda sull’affidabilità dei suoi follower? Comprendiamo quest’aspetto del documento ma ribadiamo che il problema è di più ampio respiro – come fa notare peraltro anche il Codacons -, visto che non riguarda solo i minori e non solo foto e video: la potenza dei social network e della rete è infatti ancora decisamente sottovalutata. Ad ogni modo l’associazione dei consumatori ha insistito moltissimo sul rapporto tra minori, genitori e figli e ha sottolineato con forza i rischi che corre “quell’enorme platea di minori che quotidianamente gravita, più o meno consapevolmente, intorno al web e alle sue immagini”.

Le richieste del Codacons, l’associazione durissima con Wanda Nara

Le richieste del Codacons sono chiare: Facebook e Instagram devono sospendere o cancellare tutti i post in cui si ravvisa una lesione dei diritti dei minori, e il Garante della privacy e quello per la tutela dell’infanzia dovranno verificare la liceità delle immagini e nel caso di violazioni assumere i provvedimenti più opportuni. Non vogliamo entrare nel merito della questione, non essendo questa la sede giusta e non competendo a noi alcuna decisione, ma la speranza è che dopo questa notizia il Web non si scagli contro Wanda facendola passare per un mostro o per una madre sconsiderata: si tratterebbe nel caso di accuse ingiuste, gratuite e assolutamente infamanti.

Mik

Amo il trash. Amo Malgioglio. Amo Tina Cipollari. Adoro Maria De Filippi

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